Ucciso nel suo bar da un commando di mafia: arrestato l'assassino, viveva a Torino
Delitto risolto dopo 30 anni
Cataldo Terminio, 53 anni, è stato arrestato all'alba di oggi, martedì 9 aprile 2019, in casa a Torino dai carabinieri del reparto operativo speciale e della stazione Campidoglio con l'accusa di essere stato ideatore ed esecutore di un delitto di mafia avvenuto il 9 ottobre 1988 a Gela (Caltanissetta).
Nella stessa operazione, a Como, è stato arrestato anche Angelo Bruno Greco, 52 anni, ritenuto il basista del delitto. La vittima, il barista Giuseppe Failla, 50 anni, era stata crivellata di colpi di pistola all'interno del suo bar.
Secondo gli investigatori, il delitto sarebbe da inquadrare nella faida tra esponenti di Cosa Nostra e della Stidda. Terminio avrebbe voluto vendicare la morte del padre Nicolò, uomo d’onore di Cosa Nostra, ucciso in un agguato a San Cataldo il 17 aprile 1982 dagli appartenenti al gruppo dei cosiddetti 'stiddari selvaggi', un gruppo di fuoriusciti dall'organizzazione mafiosa classica per rendersi autonomi. Failla apparteneva proprio a quest'ultimo gruppo.
Terminio, che in passato aveva avuto altri guai in storie di mafia e criminalità, viveva da tempo a Torino.