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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Nosiglia, decisione del tribunale di Grosseto sui gay: "Provvedimento grave"

Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e vice presidente della Cei, sulla decisione del tribunale di Grosseto: "Si tratta di un provvedimento grave e carico di conseguenze"

“Si tratta di un provvedimento grave e carico di conseguenze, che, oltre il resto, non aiuta la crescita di quel confronto sereno che si sta avviando, anche a livello locale, tra le diverse posizioni che si esprimono intorno a questo problema”.

Queste le parole di Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino e vicepresidente della Cei, in merito alla sentenza del tribunale di Grosseto, che ha disposto una trascrizione, nei registri di stato civile del Comune, un matrimonio contratto all’estero tra due persone dello stesso sesso. L’unione si era celebrata a New York, nel dicembre 2012.

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha inoltre aggiunto che sia doveroso sottolineare alcune questioni di fondo: “Con tale decisione rischia di essere travolto uno dei pilastri fondamentali dell'istituto matrimoniale, radicato nella nostra tradizione culturale, riconosciuto e garantito nel nostro ordinamento costituzionale. Il matrimonio è l'unione tra un uomo e una donna, che in forma pubblica si uniscono stabilmente, con un'apertura alla vita e all'educazione dei figli”.

“Il tentativo di negare questa realtà – aggiungono dalla Cei – per via giudiziaria rappresenta uno strappo, una pericolosa fuga in avanti di carattere fortemente ideologico. In tal modo perfino si riducono gli spazi per un confronto aperto e leale tra le diverse visioni che abitano la nostra società plurale”.

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