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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Venaria Reale

Dipendente dell'Asl rifiutò di vaccinarsi e venne sospeso: "Non era a contatto col pubblico, provvedimento ingiustificato"

Il giudice del lavoro gli ha dato ragione e ha condannato l'azienda a risarcirlo

Lo scorso venerdì 1 luglio 2022 il giudice del lavoro Magda D'Amelio del tribunale di Ivrea ha dichiarato illegittimo il provvedimento di sospensione inflitto dall'Asl To3 a un dipendente, formalmente inquadrato come operatore socio-sanitario ma che di fatto non lavorava a contatto con malati, per inottemperanza all'obbligo vaccinale anticovid. I fatti sono avvenuti a Venaria Reale e la sospensione era avvenuta dal 23 novembre al 31 dicembre 2021, dopodiché il lavoratore era stato riammesso al lavoro da remoto. Per questa ragione l''Asl To3 è stata condannata a pagare le spese legali al dipendente e, soprattutto, a riconoscergli quanto avrebbe percepito nel periodo in cui lo è stato sospeso dal servizio.

Secondo il ricorso presentato dall'avvocato torinese Valerio Savino e dal suo collaboratore Fabio Pansera l'uomo era impiegato in sole mansioni amministrative, essendo invalido civile e portatore di handicap. Il giudice, sposando la tesi dei difensori, ha definito ingiustificata la sospensione dal lavoro: "Mancando il rischio specifico che la norma mira a neutralizzare - si legge nella sentenza - è inconfigurabile un obbligo di vaccinarsi a carico del lavoratore, in quanto non svolge le sue mansioni in strutture dedicate all'assistenza e al ricovero dei pazienti e, conseguentemente, non risulta giustificata la sua sospensione dal servizio".

"Non sono un no-vax - dice il diretto interessato -, ma semplicemente sono contro la sperimentazione sull'essere umano. Ho fatto diversi vaccini ma non questo. Posso definirmi un 'no-cavia' perché se avessi fatto questo vaccino sarei morto, non sono contro la scienza".

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