No Tav: scontri in Val di Susa, bloccata l'autostrada del Frejus

E' stata una serata movimentata a Chiomonte. Ieri è iniziato l'allargamento del cantiere di Chiomonte ed è stato fatto spostare il gazebo del movimento No Tav in Valle Clarea. Poco prima delle 19 un gruppo di attivisti ha bloccato per alcuni minuti l'autostrada Torino-Bardonecchia, in Valle di Susa, proprio all'altezza del viadotto Clarea. I dimostranti si sono allontanati dopo l'arrivo delle forze dell'ordine. Ad essere bloccata era stata la corsia in direzione Bardonecchia.

Poco dopo invece sono scoppiati tafferugli con le forze dell'ordine. Un piccolo gruppo di dimostranti No Tav è riuscito ad aprire una breccia nella recinzione che delimita l'area del futuro cantiere della ferrovia ad alta velocità. Le forze dell'ordine hanno risposto con alcune manganellate ai tentativi di varcare la rete. Uno dei manifestanti è salito sul braccio di un escavatore e vi è rimasto per quasi un'ora prima di scendere spontaneamente, poco prima dell'arrivo di un mezzo meccanico dotato di cestello che, con ogni probabilità, sarebbe stato utilizzato per bloccare il militante. I dimostranti hanno tagliato la recinzione messa in mattinata per quasi venti metri.

La protesta è continuata con l'imbrunirsi del cielo sull'autostrada del Frejus. Una ottantina di attivisti No Tav hanno bloccato per circa un'ora le carreggiate all'altezza della Valle Clarea, nel territorio del Comune di Chiomonte, in direzione Torino. Dopo circa un'ora l'autostrada Torino-Bardonecchia è stata riaperta. Gli attivisti si sono allontanati spontaneamente non appena sono arrivate le forze dell'ordine. Per la riapertura, però, è stato necessario attendere la rimozione di tutto il materiale che era stato trasportato.

(ANSA)