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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Chiomonte

No Tav: revocato divieto di dimora in Val Susa per due attiviste

Elena Garberi e Marianna Valenti erano state arrestate per violenza e resistenza a pubblico ufficiale nei fatti avvenuti a Chiomonte in estate. Questa mattina è stato loro revocato il divieto di dimora in Val di Susa

Il Tribunale di Torino ha revocato il divieto di dimora nei Comuni della Val di Susa per le due attiviste arrestate in estate per i fatti avvenuti lo scorso settembre a Chiomonte. Elena Garberi e Marianna Valenti sono imputate per violenza e resistenza a pubblico ufficiale e la decisione di revoca è stata presa a conclusione dell'udienza di questa mattina, nel corso della quale hanno entrambe reso dichiarazioni spontanee.

MARIANNA VALENTI - "Mi stavo recando alla Baita Clarea - ha detto la 21enne di Rovereto (Trento) - Avevo una maschera da verniciatore che mi era stata consegnata da un altro manifestante per difendermi dai lacrimogeni. Idranti, lacrimogeni e un 'tappo' di persone mi impedivano di andare avanti. A un certo punto è partita una carica di cui non mi sono accorta. In breve tempo mi sono trovata più agenti addosso, ho preso due manganellate, mi hanno portata dentro il cantiere e mi hanno arrestata. Non ho lanciato alcuna pietra - ha aggiunto - e non avevo alcuna borsa perché non potevo portarla con me".

ELENA GARBERI - "Da anni - ha aggiunto la 40enne di Chiomonte (Torino) - manifesto il mio dissenso contro la Torino-Lione in modo pacifico e non condivido la violenza. Il 9 settembre ero presente come sempre e nello zainetto avevo un kit di primo soccorso e un cambio di abiti, cose tornate utili in altre occasioni. La carica delle forze dell'ordine partì in modo improvviso. Quando mi sentii tirare per lo zaino non opposi alcuna resistenza". L'intervento si è concluso tra le lacrime: "Da quel giorno - ha detto Garberi - non sono più potuta tornare a Chiomonte a seguire i miei figli".

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