No Tav, continua il presidio alla Maddalena: "Non ci ruberanno il futuro"
La Filca Cisl ha manifestato a Susa in segno di solidarietà con i lavoratori aggrediti la scorsa settimana. Al presidio di Chiomonte continua la protesta dei No Tav: "C'è bisogno di tutti"
Se il fronte dei No Tav continua compatto ad opporsi all'apertura dei cantieri, qualche centinaio di persone è sceso in piazza peresprimere solidarietà agli operai delle aziende che in teoria lavoreranno a Chiomonte. La Filca Cisl ha manifestato in segno di solidarietà con i lavoratori aggrediti la settimana scorsa in Valle di Susa all'arrivo al cantiere della nuova Torino-Lione ferroviaria. Circa 200 persone, giunte anche da Lombardia, Veneto, Toscana, Liguria ed Emilia-Romagna, hanno partecipato, sotto una pioggia battente, al presidio allestito dagli edili della Cisl nel centro storico.
L'iniziativa si è svolta senza incidenti, ignorata dal movimento No Tav che da giorni è radunato dieci chilometri più a monte, al presidio di Chiomonte. "Chiediamo ai No Tav - ha detto Antonio Castaldo, segretario generale della Filca di Torino - di non disperdere energie in lotte su obiettivi sbagliati, ma di unirsi a noi nella lotta per la sicurezza e la legalità. Dobbiamo tutti vigilare - ha aggiunto - affinché negli appalti e nei subappalti ci siano solo imprese serie". Al breve comizio ha parlato anche uno dei lavoratori aggrediti a Chiomonte, Alessandro Paieta: "Quello che è successo la scorsa notte non deve piu" accadere. E se non partono i lavori della Torino-Lione centinaia di persone dovranno emigrare in Francia, Svizzera, Germania o chissà dove a cercare lavoro".
Al presidio di Chiomonte continua la protesta dei No Tav. Ogni giorno alla Maddalena è sempre più lungo, perché è forte il timore di essere sgomberati dalla forze dell'ordine. Se non inizieranno a breve i lavori (ma forse a quanto si apprende il termine di fine maggio non è tassativo) c'è il concreto rischio di dire addio ai fondi comunitari. Sul sito www.notav.eu i No Tav lanciano un appello a tutti coloro che sostengono la lora pacifica lotta: "Non possiamo pensare di delegare ad altri il futuro. Il futuro siamo noi alla Maddalena, calmi e determinati, consci e responsabili. C'è bisogno di tutti. Salendo (al presidio, ndr) non dimentichiamo di portare, ognuno, qualcosa da mangiare per se e se possibile per gli altri che già sono saliti. Stiamo uniti alla Maddalena, non ci ruberanno il futuro, non lo permetteremo".