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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Chiomonte

Guccini dalla parte dei No Tav. L'assessore Bonino: "Movimento eversivo"

Fitto programma di iniziative al presidio di Chiomonte. Il cantautore: "La forza del movimento No Tav sta nella competenza diffusa e nell'aver saputo coinvolgere anche la gente di pianura"

E' un'attesa pacifica, calma, convinta quella che continua alla Maddalena di Chiomonte, in Valle di Susa, dove dovrebbero iniziare (mai come oggi il condizionale è d'obbligo) i lavori per il tunnel.  Il movimento 'No Tav' si prepara a quella che chiama "resistenza passiva". Oggi è in programma un consiglio comunale sulla Tav che si preannuncia 'caldo' dato che il sindaco, Renzo Pinard (centrodestra) è apertamente favorevole alla Torino-Lione. Sulle montagne di Chiomonte, all"accampamento resistente dei No Tav fino a domenica prossima si susseguiranno iniziative e testimonianze "sui popoli in lotta per l'autodeterminazione" e sulle "lotte partigiane per la liberta". Gli ospiti arriveranno in Valsusa dai Paesi Baschi, anche loro oppositori della Tav in Spagna, dal Cile. E ci saranno anche sessioni dedicate all'energia nucleare ma pure momenti più 'leggeri', come la lezione sull'uso medicinale delle erbe selvatiche locali. Tutta l'area che si estende per oltre tre ettari ( e che dovrebbe essere recintata per poter dare inizio a lavori) è attentamente presidiata dagli attivisti No Tav che controllano il passaggio della auto sulla strada che porta in valle Clarea a un artigianale ma efficace check-point.

Un inatteso sostegno alla lotta dei No Tav arriva dal cantautore Francesco Guccini: "La forza del movimento No Tav sta nella competenza diffusa e nell’aver saputo coinvolgere anche la gente di pianura. Solo una retorica da quattro soldi dipinge i valsusini come montanari ottusi, egoisti, che vogliono essere padroni a casa loro". Di tutt'altra opinione Barbara Bonino, assessore regionale ai Trasporti: "In Val Susa l'opposizione alla nuova linea Torino-Lione sta assumendo i chiari segni di un movimento eversivo: se il cantiere di Chiomonte non dovesse essere avviato sarebbe la sconfitta dello Stato". Le scadenze prefissate dall'Unione Europea sono pressanti: "Dobbiamo fare la nostra parte e rispettarle - dice l'assessore - Se i lavori non dovessero cominciare per l'opposizione di una ristretta minoranza, sarebbe gravissimo non solo dal punto di vista economico. Oltre ad essere una preziosa occasione di sviluppo persa, per la valle e tutto il Piemonte, sarebbe uno smacco per l'immagine dell'Italia nei confronti della Francia, che ha già realizzato tre discenderie (ovvero i tunnel esplorativi propedeutici all'opera, ndr), e dell'Europa".

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