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Cronaca Chiomonte

No Tav, "passeggiata" all'interno del cantiere: respinti dalla polizia

Centinaia di manifestanti ieri sera sono riusciti ad entrare all'interno dell'area recintata del cantiere per lo scavo del tunnel geognostico della Maddalena di Chiomonte

Sono stati centinaia gli attivisti No Tav che si oppongono alla costruzione della linea ferroviaria Torino-Lione, che sono riusciti ieri sera ad entrare all'interno dell'area recintata del cantiere per lo scavo del tunnel geognostico della Maddalena di Chiomonte, in Valle di Susa.

Respinti in un primo momento all'esterno dalle forze dell'ordine, si sono poi allontanati battendo chiavi inglesi, martelli e cucchiai contro pentole e pali metallici. Per entrare nell'area i manifestanti hanno aggirato il cancello installato nella zona della centrale elettrica di Chiomonte, utilizzando alcuni sentieri.

All'interno dell'area recintata hanno però trovato ad attenderli diverse decine di uomini delle forze dell'ordine in assetto anti-sommossa. Hanno così cominciato ad arretrare, nel frastuono prodotto battendo stoviglie e martelli.

Durante l'arretramento un lampione dell'illuminazione del cantiere è stato abbattuto e così pure una parte della recinzione. Fuoriusciti dall'area del cantiere attraverso il cancello aperto dalle forze dell'ordine, i manifestanti si sono posizionati all'esterno, dove la protesta rumorosa è continuata a lungo.

Il movimento No Tav si dice soddisfatto della passeggiata di ieri:"Sarà una piccola cosa - si legge sul sito notav.info -  ma mentre mettere giù qualche manciata di rete è ormai diventata una cosa lunghissima, entrare al fortino è una cosa possibile. Ripetiamo, nulla di che, però beffare l’apparato militare ancora a pieno regime, come dice una nota pubblicità: non ha prezzo".

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