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Cronaca Chiomonte

No Tav, dopo gli scontri di venerdì oggi nuovo assedio al cantiere

I manifestanti si ritroveranno questo pomeriggio alle 17 a Chiomonte per una nuova protesta. L'allarme per una nuova notte di scontri resta altissimo. Attesi un migliaio di manifestanti

Lancio di petardi, pietre e bulloni. Così è iniziata la domenica al cantiere della Maddalena di Chiomonte. Anzi, per essere precisi, era le 22.30 di ieri sera, quando un centinaio di persone, in maggioranza antagonisti dell'area anarchica e autonoma, si sono avvicinati alla strada dell'Avana dove è situato uno degli sbarramenti della polizia a protezione del sito. Col calare fitto dell'oscurità i protestanti sono passati prima a battere spranghe sul cancello e sul guard reil, successivamente a tirare oggetti nascosti dietro la vegetazione. Le forze dell'ordine hanno reagito idranti e lacrimogeni, anche per scongiurare l'ipotesi di rottura delle recinzioni del cantiere.

E oggi si ripresenta il pericolo di assalti al cantiere. Dopo gli scontri di due notti fa, i manifestanti No Tav si ritroveranno oggi pomeriggio alle 17 nella zona campeggio. Potrebbero essere più di mille manifestanti, contando la possibilità di un massiccio gruppo in arrivo dalla Liguria, dove ieri si è svolta la commemorazione del G8. Tra i No Tav dovrebbe essere presente anche Heidi Giuliani, la mamma di Carlo, il ragazzo rimasto ucciso nel 2001 nel G8 di Genova.

Ieri pomeriggio le forze dell'ordine hanno già fermato alcuni ragazzi anarchici, trovati in possesso di petardi e bulloni, oltre che di maschere antigas. Oggi pomeriggio invece saranno molti di più. Centinaia di manifestanti: il rischio è che possa finire come venerdì sera e che, con il buio, inizi una nuova guerriglia. Durante la notte sono già arrivati alcuni ragazzi francesi, che si sono uniti ad alcuni provenienti da Spagna e Sud America.

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