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Giovedì, 18 Aprile 2024
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No Tav e No Grattacielo: la protesta sale sul tetto di Torino

Sei attivisti si sono arrampicati su una gru del cantiere del grattacielo Intesa Sanpaolo, dove hanno trascorso la notte. Tra di loro c'é anche Paolo Hutter, ex assessore all'ambiente

Sono saliti sul tetto di Torino, e intendono restarci il più a lungo possibile. Il cantiere del grattacielo Intesa Sanpaolo è da ieri pomeriggio il teatro metropolitano di una dimostrazione No Tav.

Un gruppo di attivisti ha raggiunto l'area, che si trova nei pressi del Palazzo di Giustizia; in cinque, poi, si sono inerpicati su una gru e hanno esposto uno striscione. La contrarietà alla nuova linea ferroviaria Torino-Lione si é unita a quella contro la realizzazione dell'edificio.

E' stato diffuso un comunicato a firma del comitato "Non grattiamo il cielo di Torino" in cui si afferma che si tratta di due opere inutili. Quanto al grattacielo, "ci sembra una follia - si legge sempre nella nota  - gettare 500 milioni di euro per un palazzo mastodontico di cui non c'era bisogno" in un momento in cui "Intesa Sanpaolo non sta aumentando il personale" e anzi "taglia posti di lavoro".

In totale sono sei gli attivisti che si sono arrampicati su una gru del cantiere del grattacielo Intesa Sanpaolo, dove hanno trascorso la notte. Tra di loro c'é anche Paolo Hutter, ex assessore all'ambiente al Comune di Torino. Alla gru sono stati appesi diversi striscioni: a quello "No Tav" si affiancano i "No Grattacielo", i "Non grattiamo il cielo di Torino" e anche un "No Ticket". Paolo Hutter, figura conosciutissima nel mondo politico torinese,  è uno degli esponenti del movimento che si oppone alla costruzione dell'edificio. Ai piedi della gru si sono radunati una ventina di No Tav e di cosiddetti "No Gratt".

Sono infine scesi intorno alle 12,30 di oggi, dopo 18 ore di protesta, i sei manifestanti che ieri nel tardo pomeriggio erano saliti sulla gru, alta 54 metri, del cantiere del grattacielo Sanpaolo a Torino, e avevano issato striscioni contro la costruzione dello stesso edificio, contro la linea Tav e contro l'introduzione dei ticket sanitari da parte della Regione. "Abbiamo raggiunto un accordo - ha detto Paolo Hutter, ex assessore all'ambiente del Comune di Torino che si trovava sulla gru - con i responsabili dell'impresa costruttrice e della banca, che avevano insistito per farci scendere a causa dell'imminente effettuazione di un intervento molto delicato sulla sicurezza della gru. In cambio della discesa ci hanno restituito intatti i nostri preziosi striscioni e ci hanno assicurato che non ci quereleranno. Essendo meno di dieci persone, per questo tipo di reato non siamo perseguibili d'ufficio".

(ANSA)

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