Rimpatriati cinque stranieri diretti al campeggio No Tav di Chiomonte
Due francesi, un belga, un greco e uno svizzero sono stati fermati mentre arrivavano al campo. Nella loro auto, maschere antigas, caschi, coltelli. E non sono i primi
Stamattina alle 8,30 circa, i carabinieri della Compagnia di Susa hanno fermato cinque stranieri, di cui due francesi, un belga, un greco e uno svizzero, diretti al campeggio No Tav di Chiomonte. Viaggiavano su una Renault Clio con targa francese.
In seguito alla perquisizione dell'auto, i carabinieri hanno sequestrato caschi protettivi, maschere antigas, coltelli, protezioni per il corpo costruiti artigianalmente e bulloni. Gli stranieri sono stati fermati per l’identificazione e saranno denunciati per possesso di strumenti atti ad offendere. È stata avviata, con la Questura di Torino, la procedura di espulsione dei cinque fermati.
Non era il primo caso. Martedì scorso sono stati accompagnati alla frontiera e rimpatriati altri 9 francesi, appartenenti all'area anarchica, fermati dai Carabinieri di Susa nella tarda serata di lunedì a Gravere, in Valsusa, su un pulmino e diretti al campeggio No Tav di Chiomonte. Per tutti loro era stato emesso un fermo di polizia finalizzato all'identificazione e avviate le procedure per l'allontanamento dall'Italia.
Sul veicolo sul quale viaggiavano erano stati trovati, e sequestrati, maschere antigas, caschi, cacciaviti, taglierini, passamontagna e un manuale su come resistere alle forze dell'ordine. I provvedimenti di allontanamento sono stati notificati nella tarda serata di ieri agli avvocati, dopodiché' i nove sono stati accompagnati alla frontiera a bordo di un autobus.