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Cronaca Chiomonte

No Tav: "Preoccupa lo stato del sito", lettera degli ambientalisti

Le associazioni ambientaliste denunciano lo stato del sito archeologico della Maddalena dopo gli scontri e chiedono che siano prese le opportune azioni legali per accertare le responsabilità dei danni

Le associazioni ambientaliste, preoccupate dallo stato del sito archeologico della Maddalena di Chiomonte, in seguito anche agli scontri avvenuti in più riprese tra manifestanti e forze dell'ordine, hanno inviato una lettera ai sovrintendenti piemontesi, al sindaco di Chiomonte e al presidente della Comunità Montana Valsusa e Val Sangone, per metterli al corrente della situazione. Italia Nostra, Legambiente, Pro Natura e Wwf informano di aver dato mandato ai loro legali, alla luce del fatto che analoghe richieste di informazioni inviate il 30 giugno e il 7 luglio "non hanno avuto alcuna risposta", di "intraprendere le opportune azioni legali per accertare le responsabilità dei danni". Le associazioni ambientaliste chiedono inoltre "a titolo cautelativo, la sospensione dell'impegno dei primi 500.000 euro di competenza 2010 concessi da Arcus spa e già iscritti a bilancio nel Comune di Chiomonte, per i quali non risulta ad oggi alcun bando pubblico" e che venga "bloccata l'erogazione dei restanti 300.000 euro per l'esercizio 2012, essendo per entrambi gli stanziamenti venuta meno la condizione di base del finanziamento stesso".

Intanto il movimento No-Tav "Comitato di lotta popolare di Bussoleno" ha denunciato gravi danni ai luoghi simbolo del movimento stesso, tra cui la baita con verande e la casetta sull'albero. Il Comitato ha inoltre annunciato, in una nota, che da oggi riprenderanno le iniziative, come la costruzione di nuove casette sugli alberi. Parlando dei "gravi danni" registrati ieri, il movimento No Tav si riferisce, viene precisato, ai due nuovi new jersey "posti sulla strada che conduce al presidio Clarea, disposti ad imbuto e che permettono il passaggio di sole persone e per di più una alla volta" e ai danni alla baita-presidio "dove è stato distrutto tutto ciò che i ragazzi del campeggio avevano costruito ieri". "La roulotte dei 5 Stelle - si legge ancora - è stata devastata, rimane la carcassa bollata da calci e colpi, la veranda è sparita e non c'é più un pezzo delle finestre integro".

A breve sarà nominata dlla Ltf (Lyon Turin Ferroviaire) una nuova impresa che continuerà l lavori in Val di Susa al posto della fallita Italcoge. I poco più di 60 operai in forza all'impresa, impegnati anche in altri cantieri, sono stati posti in cassa integrazione. "Verosimilmente - spiega Michele Vigna, il curatore fallimentare dell'Italcoge - la nuova impresa potrà rilevarne quanti crede". Il lavoro svolto per ora dal curatore è stato di "andare a recepire la richiesta di risoluzione contrattuale di Ltf. Poi - aggiunge - inizierà l'iter ordinario della procedura fallimentare, ossia andare a definire i crediti alla data odierna, tentare di vendere l'azienda o rami di essa, procedere all'inventario dei beni e alla loro eventuale vendita all'asta. La fase finale sarà liquidare i creditori, una volta verificati".

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