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Cronaca Bardonecchia

Tav, danneggiati quattro mezzi della polizia a Bardonecchia

Il raid vandalico risale alla notte fra sabato e ieri; il 3 dicembre si terrà a Lione la manifestazione contro la Tav. Plano: "Senza senso spendere così tanto, si possono ancora fermare i lavori"

Le violenze non si placano in Val di Susa, da qualche tempo ritornata al centro della protesta No Tav dopo la ripresa dei lavori. Come riportatato dal quotidiano "La Stampa" a Bardonecchia sono stati danneggiati quattro mezzi della polizia nella notte fra sabato e ieri. L'obiettivo dell'atto vandalico era di bloccare il cambio turno (poi effettuato regolarmente) fra i poliziotti incaricati di presidiare la zona attorno al cantiere. Gli attivisti incappucciati che hanno sabotato i tre blindati e il fuoristrada sarebbero partiti dal nuovo insediamento No tav vicino al cantiere.
 
Il dissenso nei confronti della Torino-Lione trova anche altre valvole di sfogo: una di queste è la manifestazione prevista per il prossimo lunedì a Lione in cui parteciperanno anche gli amministratori della Val di Susa. La data non è ovviamenete casuale dal momento che proprio il 3 dicembre si terrà il bilaterale Italia-Francia in cui si deciderà molto del futuro della Tav.
 
Alla pacifica manifestazione prenderà parte anche il presidente della Comunità Montana Valli di Sangone e Susa Sandro Plano, che si rivolge così a al premier Monti: "E' ancora possibile fermare la nuova ferrovia - dice in una videointervista sul sito notav.info - ed affidarsi ad una commissione indipendente per avere un esame obiettivo, anziché fidarsi dei promotori dell'opera che vogliono a tutti i costi proseguire per ragioni che nulla hanno a che vedere con le politiche dei trasporti. Sarebbe un provvedimento di buon senso per questo governo tecnico e per il governo futuro".
 
Plano replica a chi accusa il movimento No Tav di inconsistenza: "Non è affatto vero che ad essere contrari alla nuova ferrovia siano rimasti quattro gatti. Lo dimostrano le stesse primarie del centrosinistra alle quali hanno concorso Vendola e Puppato, chiaramente contrari alla Tav, e Renzi le cui posizioni non sono ancora definite. In ogni caso, in questo momento di crisi devastante che colpisce tutta l'Europa, è senza senso e fuori dal tempo destinare risorse così ingenti alla nuova Torino-Lione
 
 
 

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