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Cronaca Chiomonte

Tav: intorno al cantiere trovata una cesoia, spray urticante e un casco

Sono stati trovati dai Carabinieri nelle operazioni di bonifica dei boschi intorno al cantiere. Due giorni fa rinvenuti petardi, razzi e fumogeni

Tredici sindaci di comuni piemontesi e liguri hanno inviato una lettera ai ministeri delle Infrastrutture e dell'Ambiente, al commissario di governo del Tav, all'ad di Rfi ed al general contractor, il Consorzio Cociv, in cui chiedono una moratoria prima dell'avvio dei lavori per il Terzo Valico ferroviario.

Secondo i primi cittadini il territorio non sarebbe stato coinvolto nelle decisioni prese. "Sono state disattese le prescrizioni dettate dal Cipe e ignorate le istanze presentate dagli enti locali", dicono i sindaci che nella lettera parlano di di "reiterata latitanza" di Rfi e di "atteggiamento non collaborativo" da parte del Cociv nella progettazione esecutiva. Ai soggetti a cui è indirizzata la missiva viene chiesto uno "studio approfondito e dettagliato sulla presenza di amianto" e sul "rischio di isterilimento di tutte le fonti e dei corsi d'acqua interferiti dall'opera nel suo complesso".

Da una partita che si gioca a livello burocratico ce n'è una seconda che vede i "protagonisti" direttamente sul campo. Risale solo a pochi notti fa la sassaiola di alcuni No Tav estremisti contro le forze dell'ordine a presidio del cantiere di Chiomonte, in cui è rimasto ferito lievemente un agente di Polizia. Dopo il brutto episodio è stata monitorata attentamente la zona attorno a dove gli operai lavorano. I Carabinieri hanno rinvenuto prima petardi, razzi e fumogeni, poi una cesoia, una bomboletta di spray urticante, un casco e occhiali da sci e da nuoto. Si sospetta che siano stati nascosti da esponenti di frange estreme del movimento No Tav.

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