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Cronaca

Niente profughi all'ex ospedale "Villa Cristina", Comune smentisce le dicerie dei residenti

Intanto migliorano i tempi di attesa alle Commissioni territoriali per la presentazione delle domande d'asilo. Le principali nazionalità dei richiedenti asilo nel 2014-2015 sono Nigeria (569 richieste), Mali (518) e Gambia (376)

Falso allarme, l'ex ospedale psichiatrico Villa Cristina a Savonera non accoglierà i profughi. A smentire le voci corse in questi giorni a Palazzo Civico è stata il vicesindaco e assessore alle Politiche Sociali Elide Tisi che ha tolto tutti i dubbi su un possibile soprallugo effettuato dalla Prefettura nei giorni scorsi proprio nella struttura. A sollevare la questione era stato il capogruppo in Consiglio comunale della Lega Nord Fabrizio Ricca che, in seguito al vociferare di alcuni residenti, aveva paventato l'ipotesi che la struttura potesse essere utilizzata come polo per l'accoglienza dei migranti in arrivo nella provincia di Torino. Provincia che - secondo gli ultimi dati dello scorso 5 ottobre - di profughi ne ospita già 2mila.

Le dicerie sull'ex ospedale psichiatrico - smentite nella giornata di ieri -  arrivano a poche settimane da un altro caso analogo, quello del residence Guala di piazza Guala, sollevato sempre da quelli del Carroccio. Nell'occorso la struttura alberghiera chiusa da circa un anno era stata segnalata come possibile locale idoneo all'accoglienza dei profughi, dicerie che erano poi state smentite dalla stessa amministrazione.

Intanto l'assessore all'Immigrazione in Regione Monica Cerutti fa sapere che migliorano i tempi d'attesa per le Commissioni territoriali alle richieste d'asilo presentate dai migranti. Secondo i dati forniti all'assessorato le richieste di asilo presentate nel 2014 sono state 3.363, mentre fino al 22 ottobre del 2015 sono state 5.940. In totale nel 2014 sono state esaminate 1.588 richieste di asilo; di queste 839 domande sono state accolte (251 richieste di Status di rifugiato accolte; 287 richieste di Status di Protezione Sussidiaria accolte; 301 richieste di Protezione umanitaria accolte) e 749 domande di protezione internazionale sono state giudicate inammissibili. Ovvero il 53% delle domande ha avuto un esito positivo e il 47% un esisto negativo.

Nel 2015 invece sono state esaminate 1.545 richieste di asilo; di queste 748 domande sono state accolte (244 richieste di Status di rifugiato accolte; 106 richieste di Status di Protezione Sussidiaria accolte; 398 richieste di Protezione umanitaria accolte) e 797 domande di protezione internazionale sono state giudicate inammissibili. Ovvero il 48% delle domande ha avuto un esito positivo e il 52% un esisto negativo. Le principali nazionalità dei richiedenti asilo nel 2014-2015 sono Nigeria (569 richieste), Mali (518) e Gambia (376).

"È difficile fare un'analisi dei numeri che ci sono stati forniti dalla Commissione territoriale di Torino, ma è evidente che, nonostante il grosso numero di migranti giunti in Piemonte negli ultimi mesi, i tempi di attesa negli ultimi dodici mesi abbiano subito una riduzione notevole - ha affermato Monica Cerutti -. Siamo passati dai 2 anni circa previsti nel periodo giugno 2014/maggio 2015, agli 8/9 mesi circa della seconda metà del 2015".

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