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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Eroina e marijuana su aerei turistici, inchiodati narcotrafficanti

Dall'Albania, in 17 persone rifornivano Torino, Milano e Roma grazie a piccoli velivoli. Sequestrati 500 grammi di eroina e 470 chili di marijuana

Facevano arrivare la droga a bordo di piccoli aerei da turismo - dall'Albania - per poi rifornire le piazze di Torino, Milano e Roma. E, nel farlo, avevano scelto Torino come loro base operativa, insieme a Milano. Una delle più grosse organizzazioni di narcotrafficanti italo-albanesi è stata scoperta grazie al lavoro della Guardia di Finanza di Torino, attraverso una vasta operazione denominata "Moonlight" coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino.

I membri dell'organizzazione, grazie a uno strutturato traffico internazionale di stupefacenti, rifornivano di marijuana ed eroina le principali piazze di Torino, Milano e Roma. Le indagini, durate oltre due anni, hanno consentito ai militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Torino – Gruppo Investigativo Criminalità Organizzata, di arrestare in flagranza di reato sette persone e di denunciarne altre dieci.

Tre di loro sono di nazionalità italiana mentre quattordici arrivano dall'Albania. Complessivamente, l'attività investigativa ha permesso di sequestrare cinquecento grammi di eroina purissima e quattrocentosettanta chilogrammi di marijuana, insieme a un aereo da turismo e a due autocarri utilizzati per due dei trasporti intercettati.

La droga sequestrata, una volta immessa in consumo, avrebbe fruttato all'organizzazione oltre 5 milioni di euro. Ai vertici del sodalizio figurano i componenti di un nucleo familiare albanese, da anni trapiantato nell’hinterland milanese, che, grazie a contatti diretti intrattenuti con narcotrafficanti in Albania e a una solida compagine criminale ben radicata in Piemonte e Lombardia, riusciva a organizzare imponenti importazioni di marijuana ed eroina utilizzando aerei di ridotte dimensioni

La sostanza stupefacente, infatti, acquistata in Albania a prezzi molto bassi rispetto al mercato italiano, veniva caricata su piccoli aeromobili tipo "Cessna" impiegati sulla rotta Italia-Albania. Per gli atterraggi e i decolli, la scelta cadeva sempre su piccole piste di provincia, spesso nascoste tra campi coltivati e zone boschive. Inoltre, i velivoli arrivavano ad atterrare anche su superfici in erba abbandonate prive di qualsivoglia forma di controllo permanente.

Luoghi non lontani da strade o autostrade, ideali per confondere nel traffico i veicoli utilizzati per il trasporto a terra della merce.

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