"Chi sa, parli": Angelica Musy affida il suo appello a La Stampa
La moglie del consigliere Alberto Musy, ferito gravemente a colpi di pistola da un aggressore ancora sconosciuto, chiede con una lettera la collaborazione di eventuali testimoni
"Chi sa deve parlare": Angelica Musy, moglie del consigliere comunale dell'Udc Alberto Musy gravemente ferito a colpi di pistola il 21 marzo scorso, affida il suo appello, con una lettera, alle pagine torinesi de La Stampa. L'inchiesta non ha finora prodotto risultati sull'identità dell'attentatore e Musy ha riportato lesioni molto gravi.
"Ad oggi - scrive Angelica Musy - non sappiamo chi abbia compiuto il gesto orrendo e decisivo per le nostre vite. Perciò mi appello alle madri, alle mogli e a chiunque abbia notato qualche elemento che possa essere d'aiuto agli inquirenti perché si facciano avanti e parlino con chi coordina e segue le indagini in Questura, a Torino".
"Il nostro pensiero - confida anche la moglie di Musy - naturalmente è ancorato alle cure da prestare ad Alberto, a quanto e quando potrà tornare tra di noi, alle prospettive che possiamo offrire alle nostre bambine". Anche gli investigatori hanno rivolto appelli simili a possibili testimoni. Nessun finora ha dato un nome al killer, ripreso dalle telecamere, che, con un casco sulla testa e un pacchetto alla mano sinistra, la mattina del 21 marzo in via Barbaroux, nel cortile di casa, ha ferito Musy con cinque colpi di pistola.
(ANSA)