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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Musy: i legali di Furchì fanno ricorso in Cassazione per la scarcerazione

Nessuno degli indizi, singolarmente e complessivamente valutati, depone per la sussistenza di gravita' indiziarià. Lo scrivono gli avvocati Giancarlo Pittelli e Maria Rosaria Ferrara nel ricorso in Cassazione

I legali di Francesco Furchì, il presunto aggressore del consigliere comunale dell'Udc Alberto Musy, hanno presentato ricorso presso la Cassazione per la scarcerazione del loro assistito. Secondo gli avvocati nessuno degli indizi, singolarmente e complessivamente valutati, "depone per la sussistenza di gravità indiziaria".

Furchì è in carcere dal 29 gennaio scorso. Poco più di due settimane fa (il 15 febbraio) i giudici del Tribunale del Riesame di Torino avevano respinto la richiesta di scarcerazione. Per il legale della famiglia Musy, Gian Carlo Zancan, la decisione era obbligata vista la pluralità e la concordanza dei gravi indizi. Cosa che, ovviamente, non ritengono i legali di Francesco Furchì, i quali al termine del riesame avevano solo affermato: "Speriamo che le coscienze dei giudici siano tranquille". Gli avvocati difensori contestano infatti l'intera ricostruzione degli investigatori, fatta propria dal gip Massimo Scarabello e dal Tribunale del riesame.

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