Il Museo dello Sport rischia di chiudere, il presidente lancia un appello
La commissione Cultura del Comune di Torino ha visitato la struttura che potrebbe chiudere il prossimo 28 febbraio. Tra i problemi spiccano gli alti costi e i pochi visitatori
Il Museo dello Sport rischia di chiudere i battenti. A soli quattordici mesi dall'inaugurazione i locali che accolgono veri e propri cimeli che raccontano la storia del calcio, dell’atletica e del ciclismo potrebbero non avere più un futuro. Il 28 febbraio il museo dovrebbe - ma il condizionale è d'obbligo - aprire per l’ultima volta, almeno stando alle parole del presidente e fondatore della collezione Onorato Arisi che ha chiesto un aiuto al Comune di Torino.
Visto il pericolo i locali di via Filadelfia sono stati visitati dalla commissione Cultura del consiglio comunale, presieduta da Luca Cassiani. Perdere le maglie di Messi e Pelè, le scarpe di Fiona May e la bicicletta di Eddy Mercky non sarebbe certo un bel biglietto da visita in vista dell’importante evento del 2015 che vede Torino Capitale Europea dello sport.
Tra i problemi spiccano gli alti costi di gestione: i locali che si trovano all’interno dello stadio Olimpico, di proprietà comunale, hanno un canone di affitto di 36mila euro. Il riscaldamento, invece, ha un costo di 5mila euro mensili. Inoltre i visitatori sono stati, almeno fino ad oggi, meno di quelli sperati. I consiglieri hanno preso atto della situazione e hanno chiesto al presidente, di ritardare l’eventuale chiusura di un paio di mesi. Ci penserà poi nei prossimi giorni l’assessore allo Sport Stefano Gallo a provare a trovare una soluzione.