Torino Vanchiglia, scrive al sindaco: "A volte mi piacerebbe sparare in testa a quelli di sotto". E gli agenti gli fanno visita
E-mail provocatoria inviata anche ai media da un residente della zona della movida, adesso rischia una denuncia
Un italiano residente in via Vanchiglia a Torino ha fatto scattare l'allarme nella notte di ieri, domenica 5 febbraio 2022, inviando un'e-mail ad alcune testate giornalistiche, al sindaco Stefano Lo Russo e ad alcuni componenti della giunta comunale con il seguente testo: "Mi capita a qualsiasi ora della notte, ma veramente a qualsiasi ora di svegliarmi e volere imbracciare un fucile e mirare con precisione millimetrica alle teste dei passanti sotto i miei balconi". Si tratta di un residente esasperato per il fenomeno della movida selvaggia, che gli impedisce di dormire in particolare nel fine settimana, e che ora rischia una denuncia.
Il testo è stato però preso alla lettera e alle 11 di domenica l'uomo si è trovato in casa gli agenti delle volanti della questura, che hanno eseguito una perquisizione urgente alla casa e alle sue due auto. Presente anche un equipaggio di sanitari. "Tutto il personale di questa 'improvvisata' è stato gentile, educato e professionale - scrive l'uomo in una seconda e-mail -. Ovviamente ho autorizzato il controllo in tutta casa comprese camere, armadi e giochi dei bambini. Poliziotti professionali. Certe parole state dette per 'impattare' e ben rappresentare la disperazione, lo sconforto e la rabbia che ci affligge, in questo quartiere, quasi tutte le notti. Il desiderio espresso di una risposta forte, per chi riesce ad immedesimarsi e comprendere il disagio, esprime il degrado inaccettabile che gli abitanti del nostro quartiere sono stati costretti ad accettare da chi ci amministra. È un desiderio per me chiaramente assurdo e contrario ai miei principi, ma chi questa mattina ha disposto la perquisizione immediata in casa mia ha deciso di vedere in altro modo".