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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

È morto Vittorio Vallarino Gancia, si è spento a 90 anni il re degli spumanti

Nel 1975 fu rapito dalle Brigate Rosse

Si è spento ad Asti, a 90 anni, Vittorio Vallarino Gancia, il "re delle bollicine". Per decenni, fino al 1996, guidò l'omonima azienda di spumanti, a Canelli, fondata dal suo bisnonno Carlo nel 1850 che, dopo aver appreso in Francia il metodo champenoise per la spumantizzazione, presentò il primo spumante italiano, ben presto noto in tutto il mondo. 

Un episodio drammatico 

Il 5 giugno 1975 Vittorio fu anche il protagonista di uno dei più noti sequestri da parte delle Brigate Rosse. Fu infatti rapito, a scopo di estorsione, tra Canelli e Acqui Terme.

L’organizzazione terroristica, con lui prigioniero, chiese un riscatto - un miliardo di lire - e lui fu liberato il giorno successivo, dopo un drammatico conflitto a fuoco nella cascina dove era tenuto prigioniero, durante il quale morirono Mara Cagol, fondatrice del movimento terroristico insieme al marito Renato Curcio, e il giovane carabiniere Giovanni D'Alfonso.

Una lunga vita, tanti incarichi

Vittorio Vallarino Gancia ha contribuito al progresso commerciale - puntando sugli spumanti secchi - ed economico dell’azienda, alla quale ha anche impresso una radicale trasformazione tecnologica. Nella sua lunga vita  ha ricoperto diversi incarichi, tra cui quelli di presidente del Consorzio dell’Asti e di Federvini.

Nel 1994 il presidente della Repubblica Scalfaro lo nominò Cavaliere del lavoro. È stato anche presidente della Camera di commercio di Asti. A guidare la rinomata azienda ora ci sono i suoi due figli, Massimiliano e Lamberto, entrambi dirigenti nell'attività di famiglia. 

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