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Morto all'ospedale Giovanni Bosco di Torino dopo una lunga agonia, aperta inchiesta: ipotesi infezioni dopo un esame clinico

L'uomo aveva riportato la perforazione dell'esofago, i familiari hanno presentato un esposto in procura

La procura di Torino ha aperto un'inchiesta sulla morte di Piergiorgio Ornioli, 70enne medico di base in pensione con studio in via Sempione, che ha perso la vita lo scorso 23 luglio 2022 all'ospedale Giovanni Bosco dopo un ricovero di sette mesi. Il pm Francesco La Rosa, titolare dell'inchiesta, ha disposto l'autopsia eseguita ieri, martedì 2 agosto, dal medico legale Mario Abrate.

L'ipotesi è che il decesso sia stato provocato da una lesione all'esofago che l'uomo aveva riportato durante un esame clinico eseguito a gennaio 2022, un mese dopo essersi presentato in pronto soccorso per un forte dolore, per accertare cause di trombi che aveva alle gambe. Sarebbe stata proprio quella lesione a scatenare una catena di infezioni che lo ha portato alla lunghissima agonia e alla morte. I familiari sono rappresentati dagli avvocati Stefania Ibba e Andrea Cagliero, che hanno presentato un esposto in procura per loro conto.

Secondo l'Asl Torino, da cui dipende il Giovanni Bosco, "allo stato attuale non è emersa alcuna correlazione tra la lesione riportata durante l'esame diagnostico e il decesso". Prima di quell'esame andato male, in cui lui stesso si era accorto che qualcosa era andato storto e lo aveva detto alla moglie, Ornioli era stato sottoposto a un intervento chirurgico alle gambe durato circa dieci ore.

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