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Cronaca Rivalta di Torino

Diverse comunità piangono Luca Aghemo, annegato nel fiume Po ai Murazzi di Torino

La tragedia sotto gli occhi della moglie. Il sindaco propone un premio per il ragazzo che si è tuffato cercando di salvargli la vita

Sono tante le comunità che in questi giorni piangeranno Luca Aghemo, il 52enne di Rivalta di Torino morto nel tragico incidente dei Murazzi nella prima serata di ieri, sabato 16 marzo 2024. Si trovava lì per andare a cena da quelle parti con la moglie Caterina, di poco più giovane, ed era lei, e non lui quindi, a scattare delle fotografie quando lui, che era appoggiato al muretto, improvvisamente è caduto di sotto piombando nelle acque del fiume Po. Non è escluso che abbia anche battuto la testa, rimanendo intontito, e comunque non sapeva nuotare.

Aghemo aveva lavorato a lungo come tecnico alla Isi Italia, azienda del settore dell'automotive con sede in via Alfieri Maserati a Grugliasco. Era andato spesso in Cina per lavoro. La sua vita, però si divideva tra la casa di Rivalta, dove viveva con la moglie e con i suoi gatti, la casa di sua madre Piera a Villarbasse (tra l'altro lui era cugino del sindaco del paese, Eugenio Aghemo) e la casa di campagna a Cumiana, frequentata anche dal suocero Giovanni, che lo considerava come un figlio e con cui curava orto e giardino. Le sue passioni erano i safari fotografici in Africa, la montagna, lo sci e il ballo.

Dal Comune un premio per il ragazzo che ha cercato di salvargli la vita

Questa terribile tragedia ha avuto anche un altro risvolto. Rasel, il 23enne bengalese che si è tuffato in acqua rischiando la propria vita per salvare quella di Luca Aghemo, venendo salvato a propria volta dai vigili del fuoco, riceverà un riconoscimento dall'amministrazione comunale di Torino. Ad annunciarlo, con un post su Instagram, è il sindaco Stefano Lo Russo.

"Nella serata di sabato - dice Lo Russo - si è consumata una tragedia: una persona è annegata ai Murazzi del Po. Ai suoi cari vanno le nostre condoglianze in questo momento di dolore. Ci tengo però a ringraziare Rasel, nostro concittadino di origini bengalesi che, vedendo questa persona in difficoltà, si è buttato per provare a soccorrerla. Non ci è riuscito, ma credo davvero sia un bellissimo esempio per tutte e tutti noi: incontrerò Rasel e proporrò al consiglio comunale di dargli un riconoscimento ufficiale per il suo gesto".

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