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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Bosconero

Due comunità piangono don Pif, ucciso dal coronavirus. L'addio dopo quasi 30 anni

Era ricoverato da 15 giorni

Bosconero e la frazione Mastri di Rivarolo Canavese piangono il loro parroco, don Pierfranco Chiadò Cutin (ma per molti semplicemente don Pif o Il Pif), morto nel pomeriggio di ieri, martedì 31 marzo 2020, all'ospedale di Cirié a causa del coronavirus.

Era ricoverato da due settimane, dopo che era stato male a metà marzo nella casa di riposo di Bosconero, di cui era anche amministratore. ed era stato sottoposto al tampone, risultando positivo. Le sue condizioni non sembravano gravi inizialmente, ma il decorso della malattia è stato rapido e letale.

Nato a Feletto, don Pif era stato ordinato sacerdote l'8 settembre 1973 e dal novembre 1990 era diventato parroco nella chiesa di San Giovanni Battista a Bosconero, dove era subentrato a don Giuseppe Manavello. Guidava anche la parrocchia di frazione Mastri a Rivarolo. In passato era stato viceparroco al duomo di Santa Maria della Collegiata a Chivasso.

"Purtroppo - ha scritto Paola Forneris, sindaco di Bosconero - alle ore 18.30 ho ricevuto la telefonata tanto temuta in questi giorni, da parte di don Gianmario Cuffia. In qualità di vicario generale mi informava che pochi minuti prima don Pierfranco aveva ceduto nella battaglia contro il virus. È per tutti la notizia che mai avremmo voluto ricevere e che mai avrei voluto dover comunicare ai parrocchiani di Bosconero e di Mastri. Se fosse qui con noi ci spronerebbe a continuare ad operare per sconfiggere questo maledetto nemico invisibile e a proteggere le persone più fragili della casa che ha guidato in questi 30 anni. Sicuramente da lassù ci accompagnerà e ci darà la forza per proseguire in questo difficile cammino".

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