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Cronaca

Morti di paura, i fuochi d'artificio uccidono due cuccioli alla clinica veterinaria

Sulla pagina web del centro è scoppiata la polemica: sono molti, infatti, i cittadini a voler banditi i fuochi artificiali dalle loro città. Una battaglia che si gioca da tanto tempo, ma che purtroppo non trova nè vincitori nè vinti: ad avere la peggio, infatti, sono sempre e solo gli animali

Sono morti di paura due cuccioli - un capriolo e un cinghiale - a causa dei botti dei fuochi di artificio scoppiati durante il palio della cittadina. E' successo la notte scorsa al Canc, il centro animali selvatici di Grugliasco, specializzato nel soccorso e nella cura di esemplari selvatici di tutte le specie.

I fuochi artificiali che hanno chiuso il palio cittadino hanno fatto letteralmente morire di terrore i due cuccioli: un piccolo di cinghiale trovato qualche ora prima nei pressi di Pino Torinese e un piccolo di capriolo adottato qualche giorno fa. Il dramma ha fatto scoppiare la polemica come spesso avviene anche in occasione delle festività di Capodanno quando, ad avere la peggio, sono spesso gli animali domestici, spaventati dal rumore assordante dei botti. A Torino, in molte occasioni, si è optato per i botti silenziosi, anche se la polemica non è mai cessata. Come racconta il sindaco di Grugliasco a Repubblica.it, riguardo al dramma del Canc, i festeggiamenti restano un diritto dei cittadini. Vallo a dire alle associazioni animaliste che da anni si battono per la salvaguardia e la salute degli animali, specie quelli ricoverati presso i centri specializzati.

Nella notte di ieri, al Canc, molti altri animali sono rimasti feriti, agitandosi nelle gabbie per la paura. L'amministrazione del centro, sconvolta, ammette di non essere stata avvisata dei fuochi artificiali: avviso che avrebbe potuto portare a qualche precauzione in più, come avviene a Capodanno quando i rumori vengono attutiti dalle coperte.

Sulla pagina web del centro è scoppiata la polemica: sono molti, infatti, i cittadini a voler banditi i fuochi artificiali dalle loro città. Una battaglia che si gioca da tanto tempo, ma che purtroppo non trova nè vincitori nè vinti: ad avere la peggio, infatti, sono sempre e solo gli animali.

Alla luce di quanto avvenuto, la lente d'ingrandimento potrebbe essere puntata sui festeggiamenti di San Giovanni a Torino, festività che, da sempre, fa scoppiare la bagarre tra animalisti e amministrazione.

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