L'ultimo saluto a Paola Gallo Balma, fotografa autodidatta di Rivarolo Canavese che amava gli animali

Una folla di 400 persone ha dato l'ultimo saluto, la mattina di mercoledì 7 settembre 2022 nella chiesa di San Giacomo a Rivarolo Canavese, a Paola Gallo Balma, la fotografa 40enne morta sabato 3 in un incidente in montagna in Valle d'Aosta, dove è precipitata nel vuoto per circa 200 metri. La donna, conosciuta per la sua attività anche oltre la dimensione locale, lascia i genitori e la sorella. Numerosi i messaggi di cordoglio sul web per la sua scomparsa. Era laureata in architettura ma la sua vera passione era da sempre la fotografia. Si era formata da autodidatta in Argentina e, oltre che nel Canavese, gravitava spesso nella zona delle Cinque Terre, in provincia della Spezia. Aveva partecipato a numerosi concorsi, alcuni dei quali vinti.

Alcuni ricordi sul web

"La ricordiamo nel 2020 - scrivono dal cinefotoclub Garfagnana - quando seguì con noi le letture online del Portfolio dell'Ariosto, cui ha partecipato anche lo scorso anno, con il lavoro che è stato poi finalista di Portfolio Italia. La vediamo in un ritratto dal suo profilo e mentre è in lettura a Castelnuovo Garfagnana. La ricordiamo con tanta tristezza".

"Mi spiace - scrive una sia amica - che il nostro 'incontro d'amore' sia durato così poco... Esserci conosciute solo un paio di anni fa... Ma è stato sincero ed intenso come se ci conoscessimo da anni, nutrendo un'ammirazione e affetto reciproco... Non riesco ancora a crederci... Ci stavamo scrivendo solo quanche ora prima... E dovevamo incontrarci tra qualche giorno dopo tanto tempo che ci mancavamo a vicenda..... Mi dispiace... Mi resta solo la magra consolazione di averti conosciuta... E di avere una delle tue opere... Che ogni volta che guarderò mi rivedrò anche il tuo sorriso...".

"L'idea del Pet Photo Day - racconta l'associazione Le Vibrisse di Rivarolo - era stata proprio tua, cara Paola... Perché oltre ad essere un'eccellente professionista, eri anche una meravigliosa persona dal cuore grande. Amavi le creature a quattro zampe proprio come noi, credevi nella nostra causa e nella nostra associazione... Ci hai sostenuto dedicandoci il tuo tempo, la tua pazienza, la tua arte ed il tuo sorriso gentile... I beni più preziosi! Grazie Paola, fai buon viaggio... Là, sul ponte dell'arcobaleno, troverai la luce migliore per continuare a fare ciò che tanto amavi!".

"Ci eravamo ripromessi - scrive un suo collega ligure - di realizzare qualche altra iniziativa insieme come la precedente svolta a Genova a Palazzo Ducale nel dicembre dello scorso anno, in cui l’associazione culturale 36° Fotogramma aveva organizzato l’incontro fra me e Paola Gallo Balma sul tema: generazioni a confronto. Compito non facile per Federico Montaldo in veste di moderatore fare emergere le differenti esperienze del fotografo di lungo corso, avendo io iniziato in tempi diversi, nel confronto di chi essendo parte delle nuove generazioni, affronta oggi l’impervio cammino lungo la strada della fotografia. Non ero sinceramente coinvolto emotivamente all’evento, ne avevo già affrontati di simili negli ultimi tempi, ma ciò che invece mi aveva particolarmente colpito, era l’entusiasmo e tutta la fibrillazione che sprigionava ogni atto di Paola. Si era divisa in quattro a che avvenisse il tutto nella forma più perfetta, impegnandosi lei a voler produrre in stampa alcune mie foto da poter offrire agli eventuali e interessati partecipanti all’incontro". Poi si parla del suo rapporto con Corniglia, alle Cinque Terre: "Ogni giorno quando ti era concesso di ritornare in quel luogo in cui ti rifugiavi, ne descrivevi un frammento attraverso le immagini che realizzavi, e ora non sono in grado di sapere se quel tuo progetto sia mai giunto a termini. Era per te il tuo librarti, immaginando di volare su quel mare che lambiva le coste di Corniglia, mentre un altro volo ti ha portata lontana per sempre".