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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Lucento / Corso Lucio Quinzio Cincinnato

Esplode una vetrata, muore a 15 anni in corso Cincinnato

La corsa all'ospedale Maria Vittoria è risultata inutile. I medici non hanno potuto salvare la vita di Giorgia Gallo, 15 anni. Forse è stata un'improvvisa folata di vento a far esplodere il vetro

Giorgia Gallo, 15 anni, di San Gillio, è morta perché con ogni probabilità una scheggia di vetro le ha reciso la giugulare. Era con degli amici nel cortile di un palazzo in corso Cincinnato, quando il portone di vetro è esploso, all'improvviso. Stava aspettando alcuni amici davanti al portone, quando, la dinamica è ancora tutta da chiarire, il vetro ha ceduto. Giorgia non avrebbe nemmeno urtato il portone secondo quanto hanno riferito i testimoni. Forse il vetro era già scheggiato, fatto sta che le è esploso in faccia all'improvviso. Secondo le prime ricostruzioni potrebbe essere stata un'improvvisa folata di vento a far sbattere violentemente il portone. La corsa all'ospedale Maria Vittoria è risultata inutile. I medici non hanno potuto salvare la vita della ragazza.

I parenti dicono che i soccorsi sono arrivati in ritardo, e al pronto soccorso non sono mancati gli attimi di tensione, ma dal 118 fanno sapere che i 20 minuti di tempo che l'ambulanza ha impiegato per giungere in corso Cincinnato sono in linea con "con quelli necessari nel tardo pomeriggio nell’area urbana". I carabinieri hanno effettuato tutti gli accertamenti e indagheranno per ricostruire l'accaduto, per capire come sia possibile che una vetrata esploda all'improvviso, su un gruppo di ragazzi che gioca in un cortile.

Mentre i medici la operavano e tentavano di suturare il taglio che un maledetto frammento di vetro le aveva fatto alla gola, proprio alla giugulare, in ospedale sono arrivati i coetanei con i quali aveva giocato fino a pochi minuti prima. Si erano fatti accompagnare per stare vicino alla loro amichetta. Quando sono arrivati, sono stati travolti dal dolore della sua morte. La stessa tragedia si è abbattuta, sempre in ospedale, sulla mamma della bambina: la povera donna, giunta di corsa da San Gillio, un minuscolo paese di duemila abitanti a pochi chilometri a Nord-Ovest di Torino, dove Giorgia viveva, non ha retto allo shock e si è sentita male. I medici hanno dovuto soccorrere anche lei.

Giorgia ha incontrato il suo destino in un pugno di secondi. Stava giocando, nel cortile del palazzo, con i suoi coetanei, alcuni dei quali amici di famiglia. La bufera è arrivata improvvisa: scrosci violenti di acqua e grandine, raffiche di vento da spostare tutto e tutti. La ragazzina - hanno raccontato gli amici ai Carabinieri della Compagnia Oltre Dora di Torino, guidati dal capitano Luigi Isacchini - è corsa verso quello che le è apparso il rifugio sicuro più vicino. Il portone del palazzo era aperto e lei ha tentato di entrare. E' stato un attimo. Il portone si è chiuso, forse per una raffica di vento, velocissimo e violento. E' stato un tutt'uno con un terribile boato. La vetrata è andata in frantumi e un frammento, trasformato in proiettile, sulla sua traiettoria ha incrociato la vita di Giorgia.

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