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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Centro / Via Camillo Benso Cavour, 17

Bolaffi: il "Gronchi Rosa" dell'Euro raffigura la Mole Antonelliana

L'euro più raro raffigura la Mole Antonelliana su una moneta di valore 1 centesimo. Ma i pezzi più ricercati dai numismatici sono quelli dei Savoia

Il monumento sicuramente più conosciuto di Torino è la Mole Antonelliana, tanto da essere rappresentato anche sulla moneta da 2 centesimi. Ma per i numismatici, la moneta con la Mole è un’altra:  è considerata il “Gronchi rosa” dell’Euro, ed è uno dei pezzi più pregiati della numismatica. È stata coniata per errore dall'Italia con il valore facciale da un centesimo sul rovescio ma con il diametro e l'immagine al dritto della moneta da due centesimi, che riproduce la Mole Antonelliana.

L’esemplare sarà battuto all’asta della Bolaffi Ambassador, che il 23 maggio apre la sessione primaverile. Il “Gronchi Rosa” partirà da una base d’asta di 2.500 euro. Venne segnalata in circolazione circa 11 anni fa quando, tra la fine del 2001 e l'inizio del 2002, nelle provincie di Bergamo e Brescia vennero trovati alcuni centesimi “errati”, con appunto la Mole Antonelliana sul fronte da 1 centesimo. Le monetine provenivano dai minikit distribuiti dalle banche e dagli uffici postali, e la Bolaffi riuscì ad acquisirne sei esemplari. La guardia di finanza, però, sequestrò i pezzi per accertamenti, che confluirono in un contenzioso con la Zecca di Stato, che ne rivendicava il possesso. Il 23 gennaio scorso, infine, una sentenza del tribunale di Roma ha decretato che le sei monetine, dichiarate a tutti gli effetti 'errori di conio', appartengono legittimamente alla Bolaffi; parallelamente, tutti gli esemplari esistenti, essendo lecitamente usciti dalla zecca come quelli in questione, possono essere posseduti da soggetti privati e trattati al pari di qualunque oggetto da collezione.

Ma nelle sale di via Cavour 17, quartier generale Bolaffi, verranno battute anche altre rarità: altri due errori di conio della moneta da un centesimo, il “Centesimo Centesimo” e il “Doppio Castel del Monte”. "La vendita di questi tre oggetti - sostiene Gabriele Tonello, esperto numismatico della Bolaffi - potrebbe sicuramente risvegliare l'interesse per il collezionismo della moneta unica, ma potrebbe anche orientare l'attenzione di nuovi e vecchi collezionisti verso casi analoghi del passato, come il 500 lire 'Caravelle' con le bandiere rovesciate".

Le più ricercate dai collezionisti sono però le monete di Casa Reale. Tra quelle battute dalla Bolaffi, sulle monete dei Savoia l’attenzione è sempre massima. "Questo - spiega Gabriele Tonello - è dovuto in parte perché siamo a Torino, sede di conti prima, duchi poi e infine re, e dunque zona che attrae numerosi collezionisti e appassionati di queste monete, sia perché questi esemplari sono universalmente percepiti come coniazioni nazionali".

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