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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Per i lavoratori di Mirafiori il piccolo Suv non salverà lo stabilimento

Dalle risposte al questionario diffuso dalla Fiom emerge anche che i lavoratori non si sentono rappresentati dalle Rsa. Airaudo: "Ci vuole anche un modello Alfa"

La produzione del piccolo suv, qualora fosse confermata, non basterà da sola a salvare lo stabilimento torinese: è questa l'opinione dei lavoratori di Mirafiori. Sono anche delusi per il nuovo contratto di gruppo e non si sentono rappresentati dalle Rsa. E' quanto emerge dalle risposte a un questionario diffuso a luglio dalla Fiom di Torino: su 7.000 distribuiti ai cancelli della carrozzeria, del Comau, della Teksid di Carmagnola, della Part & Services di None e Volvera e dell'Iveco, ne sono stati restituiti 3.278.
 
Eddi Lazi e Federico Bellono hanno sottolineato che siamo di fronte a un ottimo risultato se si pensa che molti lavoratori sono in cassa integrazione. Il 71,2% dei lavoratori pensa che il piccolo suv non garantirebbe gli attuali livelli occupazionali, l'82,1% ritiene che Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri abbiano fatto male a firmare il contratto specifico di primo livello, il 91% che i sacrifici fatti dai lavoratori non siano stati finora una garanzia per il futuro di Mirafiori. Il 66,9% non si sente per nulla rappresentato dalle Rsa di stabilimento, il 26,8% poco.
 
Ha dichirato Giorgio Airaudo, segretario nazionale della Fiom: "Per noi il questionario è uno degli strumenti per parlare con i lavoratori. Abbiamo registrato che c'é una domanda di protagonismo e partecipazione. C'é molta diffidenza sul rilancio di Mirafiori e molta delusione per il nuovo contratto che non ha portato né modelli né soldi. Il mini suv non basta, ci vuole anche un modello Alfa e bisogna anticipare la produzione al 2013". (Ansa)

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