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Cronaca

La storia di Michele: senza casa da tre mesi, dorme e vive nei bus

Michele, siciliano di origine, è stato sfrattato a marzo con la sua famiglia. Da allora viaggia nei bus grazie al pass da invalido, e cerca di sbloccare la sua situazione

La sua casa sono i bus di Torino. Ogni giorno, da un capolinea all’altro, il signor Michele cerca di sopravvivere garantendosi un tetto sopra la testa.

Anche lui, come Silvano Toniolo, il pensionato ex missionario trasformato in un pendolare continuo pur di restare al caldo, viaggia con il tesserino da invalido. Michele, siciliano di origine, ha 60 anni e un’invalidità dell’80 per cento. “Ho avuto due infarti, l’ultimo nel 2008 – afferma, snocciolando i suoi mali – sono diabetico, cieco da un occhio, ho delle calcificazioni alla schiena. Per questo mi hanno riconosciuto un’invalidità molto alta, e mi hanno detto che il posto nella casa popolare era molto probabile. E invece...”.

E invece Michele e la sua famiglia sono stati sfrattati a marzo. Da allora, vivono tutti e tre all’addiaccio, sotto un portico, in un box o, come lui, nei bus. Prima che vadano in deposito, Michele scende e torna dalla sua famiglia. Una vita che lui racconta con commozione, trattenendo le lacrime, mentre ricorda che molti altri “spesso stranieri – afferma – hanno ottenuto la casa popolare mentre un caso grave come il mio viene lasciato in mezzo ad una strada”.

Michele e la sua famiglia, in queste condizioni, non sanno ancora se potranno accedere ad un alloggio popolare. Il loro punteggio è alto, ma rimangono in mezzo ad una strada. Vorrebbero tornare alla loro città d’origine, Palermo, ma anche questo caso viene loro precluso: “Mia madre è morta da poco, ed era l’unico legame che avevo con la Sicilia – ricorda Michele – e dunque dobbiamo arrangiarci a trovare lavoro qui. Mio figlio e mia moglie cercano un lavoro, un qualunque lavoro”.

Malato, stanco e scoraggiato, Michele continua a cercare di sbloccare la sua situazione: “Come è possibile lasciarci in strada in queste condizioni?”, continua a domandarsi.

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