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Cronaca

Morto intossicato nell'incendio al poligono di tiro, continuano le indagini sulle cause

Perosa Argentina, ancora non è chiaro che cosa abbia provocato l'esplosione da cui è scaturito il rogo che ha ucciso il 65enne torinese Michele Manconi

Sopralluogo di carabinieri e vigili del fuoco oggi, sabato 10 dicembre, al poligono di tiro di frazione San Sebastiano a Perosa Argentina, dove ieri ha perso la vita Michele Manconi, 65enne torinese dipendente del Gtt in pensione con la passione per le armi.

Gli investigatori hanno cercato la seconda arma che l'uomo aveva con sé: una Smith & Wesson calibro 38, che potrebbe essere quella che ha esploso il colpo da cui si sarebbe innescato l'incendio (le cause non sono tuttora certe).

Sull'accaduto il pm Elisa Pazé della procura di Torino ha aperto un fascicolo per incendio colposo a carico di ignoti, ossia senza alcuna persona indagata. I carabinieri, intanto, hanno accertato che, al momento dello scoppio da cui si è generato l'incendio, c'erano tre persone sulle linee di tiro. Due di loro erano riuscite a scappare e avevano preso gli estintori in dotazione al complesso tornando indietro per cercare di spegnere le fiamme, ma quando sono tornati indietro lui non c'era più e a quel punto si sono messi in salvo. Manconi ha cercato anche lui di scappare ma è svenuto nella zona del bagno e non ha più ripreso conoscenza, morendo intossicato.

Ieri sera il poligono era stato messo sotto sequestro.

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