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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Papa Francesco parla d'amore alla Santa Messa: "Sono nipote di questa terra benedetta"

Papa Francesco ha celebrato la Santa Messa in piazza Vittorio Veneto parlando dell'amore di Dio "che è per sempre. Gesù non si stanca mai di volerci bene, di sopportarci, di perdonarci, e così ci accompagna nel cammino della vita"

Sono circa 70mila tra fedeli, cittadini e turisti i presenti nel centro di Torino, dispiegati in una città che ha accolto Papa Francesco con clamore e commozione. Migliaia le persone che si sono addossate verso la sua "Papamobile" alla ricerca di un saluto, un cenno o una carezza, carezza che Bergoglio riserva in particolare ai neonati, ai malati, alle persone disagiate.

Lui, il Santo Padre, vestito in tunica verde, ha celebrato la Santa Messa in piazza Vittorio Veneto parlando dell'amore di Dio "che è per sempre. Gesù non si stanca mai di volerci bene, di sopportarci, di perdonarci, e così ci accompagna nel cammino della vita, secondo la promessa che fece ai discepoli: 'Io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo'. Gesù ci ama tutti, al punto che ognuno di noi può dire che Gesù è morto per me".

Ad offrire doni a Papa Francesco una famiglia proveniente dal Congo e residente nel quartiere di San Salvario a testimoniare la multietnicità di Torino e una famiglia italiana proveniente da Vinovo, un piccolo comune della cintura torinese.

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Il Papa a Torino

Attimi di commozione quando Papa Bergoglio, in saluto ai torinesi, recita i versi di Nino Costa, poeta piemontese, nella poesia "Rassa Nostrana" che gli aveva insegnato Nonna Rosa in dialetto: "Dritti e sinceri, quel che sono, appaiono: teste quadre, polso fermo e fegato sano, parlano poco ma sanno quel che dicono, anche se camminano adagio, vanno lontano. Gente che non risparmia tempo e sudore, razza nostrana libera e testarda. Tutto il mondo conosce chi sono e, quando passano tutto il mondo li guarda, mai dimentichi della croce di Cristo scolpita nel cuore".

In una commozione generale, anche le parole di un immigrato, per le preghiere dei fedeli sull'altare di piazza Vittorio: "Preghiamo - ha detto - perchè sia eliminata ogni forma di discriminazione tra uomo e uomo e tra nazione e nazione", un appello che il Papa ha fatto spesso, anche oggi, definendosi tristemente amareggiato nel vedere come, oggi, i migranti vengano trattati come merce di scambio.

Commoventi anche la parole dell'arcivescovo Cesare Nosiglia, in ringraziamento alla visita del Pontefice, accolta dai torinesi con grande entusiasmo: "L'ha detto anche Lei che noi piemontesi siamo sobri di parole che pure albergano dentro di noi, ma oggi non possiamo fare a meno di espriemere la nostra riconoscenza a Cristo e a Lei per aver accettato il nostro invito"

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