Bollicine sequestrate aiuteranno i bambini africani
I carabinieri hanno arrestato i responsabili di una truffa che permetteva di sottrarre grandi quantità di spumante e caffè ai supermercati del nord Italia. La vendita della merce finanzierà un progetto di Enzo B Onlus
Il ricavato della vendita di una grossa quantità di merce sequestrata verrà devoluto in beneficienza. La storia inizia con tre uomini, dipendenti di una ditta di distribuzione all'ingrosso e al dettaglio della provincia di Napoli, che avevano sviluppato una tecnica per derubare sistematicamente supermercati.
Individuati i supermercati dove si facevano offerte su spumante e caffè, ne prendevano decine di confezioni, individuavano la cassiera più distratta, la convincevano a non passare tutte le confezioni sul nastro e dichiaravano di averne acquistate meno di quanto effettivamente avessero nel carrello. A Torino, con questo metodo hanno sottratto 102 bottiglie di spumante di pregio.
I carabinieri sono intervenuti dopo questo colpo, ritrovando in possesso dei tre napoletani altre 612 bottiglie dello stesso spumante, 820 pacchi di caffè e 17.494 euro in contanti, che i tre non sono riusciti a giustificare. Oltre ad una specie di libro mastro, e ad una mappa dei supermercati del nord dove si facevano offerte utili alla continuazione della truffa.
Dal momento che nessuno ha denunciato la sottrazione di queste bottiglie, la merce sequestrata è stata affidata dai carabinieri all'associazione Enzo B Onlus, che le venderà e utilizzerà il ricavato per finanziare il progetto "Chiamami per nome", finalizzato alla registrazione anagrafica e allo screening medico di circa 17.500 bambini africani nelle regioni del Burkina Faso, Benin, Guinea Bissau, Congo ed Etiopia.