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Cronaca Venaria Reale / Via Giordano Bruno

Un mazzo di fiori per ricordare i combattenti della Rsi di Venaria Reale, la polizia locale indaga

Deposto al cimitero cittadino, poi rimosso dopo la segnalazione di un cittadino: "E' apologia del fascismo"

E' polemica a Venaria Reale per la deposizione, nel primo pomeriggio di ieri, lunedì 31 ottobre, di un mazzo di rose rosse, un fiocco tricolore con la dicitura “Onore ai martiri venariesi della Repubblica Sociale Italiana” e di fotocopie a colori con delle finte lapidi con sopra i nomi dei sette venariesi della Rsi morti durante la guerra di Liberazione: Alberto Giardino, Teresio Girotto, Rina Grosso, Giovanni Lapier, Luigi Marietta, Alessandro Mezzano e Riccardo Selvarolo.

Il mazzo è stato deposto sull’area verde adiacente l’ossario comunale, nel cimitero generale di viale Giordano Bruno, dal Comitato onoranze continuità ideale, ma questo ha scatenato la protesta dei militanti dell’Anpi, l'Associazione nazionale dei partigiani d'Italia, e di numerosi cittadini. Uno di loro, un 40enne italiano, ieri pomeriggio ha chiamato la polizia locale chiedendo di rimuovere il mazzo in quanto "apologia del fascismo", cosa che è stata fatta.

Solo qualche settimana fa, il Comitato aveva inviato una lettera al sindaco Roberto Falcone per chiedere che venisse eretta una lapide nel cimitero per ricordare i combattenti venariesi della Rsi fucilati nel 1945, ma il primo cittadino ha bocciato la proposta.

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