Fassino apre il registro "Unioni Civili" ai matrimoni contratti all'estero

Presto la Città di Torino potrebbe trascrivere nel già esistente registro delle unioni civili anche quelle contratte all'estero tra persone dello stesso sesso. Questo è l'impegno che il sindaco Piero Fassino si è preso con i rappresentanti del Torino Pride GLBT, incontrati a Palazzo Civico insieme all'assessore alle politiche delle Pari Opportunità Ilda Curti.

Impegno e non promessa. Il primo cittadino ha infatti detto che è in atto una verifica normativa da parte dei Servizi giuridici e anagrafici del Comune per valutare se la cosa sia fattibile o meno. E comunque sarebbe fatto a solo scopo dimostrativo e di pubblicità.

La questione delle unioni civili è stata presa in mano da Fassino che pochi giorni fa aveva inviato una lettera al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dell'Interno Angelino Alfano. "La questione – aveva sottolineato - è troppo delicata per essere lasciata al caso per caso, né d’altra parte si può affidarla a ordinanze prefettizie. Peraltro giacciono in Parlamento numerose proposte di legge depositate da tutti i gruppi. E’ evidente come sulla questione della trascrizione delle unioni coniugali sia indispensabile un quadro legislativo nazionale che, colmando il vuoto normativo, consenta ai Comuni di gestire le ricadute operative in modo uniforme sull’intero territorio del Paese”.

Il primo cittadino ha riconosciuto come negli ultimi anni ci sia stata una notevole evoluzione culturale sul tema dei diritti civili e deve essere affrontato superando paure e pregiudizi. "Il Governo deve assumere - ha ribadito nell'incontro con Torino Pride GLBT - iniziative che consentano di favorire in tempi rapidi l’adozione da parte del Parlamento di soluzioni legislative adeguate”.