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Cronaca

Matrimoni fasulli per fare ottenere il permesso di soggiorno, arresti anche nel Torinese

Servizio 'chiavi in mano'

Arresti anche a Torino all'alba di oggi, mercoledì 9 dicembre 2020, nell'operazione condotta dalla guardia di finanza di Messina su un giro di matrimoni fasulli finalizzati a fare avere il permesso di soggiorno a chi non ne aveva diritto. Un giro d’affari che gli investigatori stimano di oltre 160mila euro. In totale le persone arrestate sono state 16 (cinque in carcere e 11 ai domiciliari), oltre che nel Messinese e nel Torinese, anche nel Catanese, nel Bergamasco e a Francoforte sul Meno (Germania).

Secondo quanto accertato dagli investigatori, ogni matrimonio costava 10mila euro che lo straniero versava a una delle due organizzazioni che sono emerse dalle indagini, in contanti o attraverso servizi di money transfer di solito a persone non direttamente appartenenti ai sodalizi stessi. A questi si aggiungevano però 2mila o 3mila euro girati allo sposo o più spesso alla sposa italiana (che alcuni componenti dell'organizzazione chiamavano in codice "pecora"). Somme più piccole andavano a testimoni e interpreti. I beneficiari delle pratiche erano sempre marocchini, tunisini e algerini. Dopo il matrimonio, si provvedeva immediatamente alle pratiche di separazione e poi di divorzio.

"Le indagini - spiegano dalla guardia di finanza di Messina - sono scattate mettendo insieme una serie di false dichiarazioni rese da cittadini italiani a pubblici ufficiali sulle loro qualità personali, con specifico riferimento allo status di celibe-nubile. Sono stati pertanto avviati mirati approfondimenti che permettevano di rilevare, sin da subito, anomale ricorrenze rispetto a numerosi matrimoni misti: ripetitività di testimoni di nozze e/o interpreti stranieri, reiterate parentele tra testimoni e sposi, tali da ipotizzare l’esistenza di una vera e propria associazione a delinquere tesa all’organizzazione illecita dei citati matrimoni".

Le organizzazioni si occupavano di ogni passaggio: dall'arrivo degli sposi in Italia alle pratiche per il matrimonio all'acquisto delle fedi nuzionali (pagate pochi euro in negozi gestiti da cinesi), alle cerimonie di nozze (talvolta con feste fittizie), alla ricerca degli appartamenti in cui fare vivere le coppie fasulle fino al controllo degli agenti delle polizie locali, alle istruzioni da dare loro su che cosa fare in caso di controllo fino, in definitiva, alle pratiche di separazione e di divorzio.

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