rotate-mobile
Cronaca

Giornata dell'infanzia, marcia in centro: "Più attenzione ai minori non accompagnati"

Solo in Piemonte ci sono 300 bambini stranieri non accompagnati, cioè sbarcati in Italia e accolti presso le strutture idonee senza l'accompagnamento di un adulto

Si è svolta questa mattina, per le vie del centro di Torino, la Seconda Marcia dei Diritti organizzata dal Comitato Provinciale di Torino dell'UNICEF. Un evento al quale hanno partecipato numerosi bambini e ragazzi delle scuole torinesi e dedicato alla celebrazione dell'anniversario della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia e dell'Adolescenza, approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Una marcia contro ogni tipo di discriminazione, un momento importante di informazione e sensibilizzazione verso la tutela e la garanzia dei diritti dei minori.

Un tema sul quale sicuramente si sono fatti tanti passi avanti ma sul quale altrettanti sono ancora da fare. In Italia il 25% dei minori è a rischio povertà: sono circa due milioni e mezzo i bambini e gli adolescenti che, come esemplificato nell’Atlante dell’Infanzia, soprattutto nelle regioni del Sud vivono in condizioni di deprivazione materiale e spesso anche culturale, sociale e relazionale. Un milione vivono in povertà assoluta.

Così come attualmente sono quasi novemila i minori stranieri non accompagnati (MSNA) arrivati in Italia e accolti nelle nostre strutture, di questi novemila circa trecento si trovano in Piemonte. Secondo i dati del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, i minori stranieri non accompagnati, sbarcati nel 2014, sono pari a 13.026, cioè il 50% del totale di minori sbarcati che sono 26.122. Nel 2015, fino al 10 ottobre, sono pari a 10.322, il 73% del totale dei minori soccorsi (pari a 14.109). La variazione nella proporzione dei minori non accompagnati sul totale dei minori stranieri è straordinariamente significativa e meritevole di grande attenzione politica e amministrativa.

Altro dato preoccupante è il numero di MSNA considerati irreperibili, erano 3.707 nel 2014, sono saliti a 5.434 al 31 agosto 2015. "Questi dati - afferma Monica Cerutti, assessore all'Immigrazione della Regione Piemonte - evidenziano la necessità di un coordinamento mirato tra Ministero dell’Interno, Regioni e Comuni affinché si arrivi ad avere un sistema affidabile, tale quindi da assicurare non solo un riferimento conoscitivo certo, ma anche una sicura possibilità di gestione corretta, relativa ad un insieme di persone particolarmente vulnerabili e da seguire quindi con particolare attenzione". 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Giornata dell'infanzia, marcia in centro: "Più attenzione ai minori non accompagnati"

TorinoToday è in caricamento