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Cronaca

Blitz antagonista al corteo di Torino: bruciate bandiere della Cisl

Decine di ragazzi dell'Askatasuna si sono inseriti nel tradizionale corteo del Primo Maggio. Insulti per la Cisl e per Michele Coppola. Poi la manifestazione si è conclusa riempiendo Piazza San Carlo

“Mi scusi né, mi farebbe passare che faccio una foto?”. Sentirsi apostrofare così da una signora settantenne fresca di messa in piega, in tailleur e rossetto rosa, durante un confronto diretto fra polizia in tenuta antisommossa e centri sociali, fa capire che quanto è successo stamattina ha dell'incredibile. Un primo maggio così a Torino non si vedeva da anni. Decine di ragazzi dell'Askatasuna, centro sociale torinese, si sono inseriti nel tradizionale corteo del Primo Maggio al grido di “vergogna”, indirizzato alla delegazione della Cisl (considerato "sindacato di traditori"), colorando via Po di fumi rosa, viola, rossi, bianchi.

Sono volate uova, e qualche volantino. Hanno contestato anche Michele Coppola, candidato sindaco del Pdl, per la sua presenza al corteo. Non ci sono stati scontri diretti, a parte qualche momento di tensione verbale: gli insulti volavano da una parte all'altra delle forze dell'ordine schierate come interposizione fra i dimostranti e le bandiere a strisce verdi del sindacato. Dopo uno spostamento verso Piazza Castello, la protesta è rientrata in Via Po, fino a costringere i manifestanti della Cisl a rifluire in Via Carlo Alberto, fra gli applausi, i fischi e i gesti rabbiosi, all'indirizzo del sindacato, dell'imponente pubblico di comuni cittadini intervenuti per i festeggiamenti. Non “i soliti agitatori dei centri sociali”, per una volta: era evidente e sentito il supporto di tanti presenti.

Manifestazione Primo Maggio 2011 a Torino



Il resto della manifestazione si è svolto come ogni anno, con qualche tocco risorgimentale in più. Striscioni dei sindacati dei lavoratori, i partiti con i loro candidati alle comunali - fra cui: Piero Fassino, PD, e Juri Bossuto, della Federazione della Sinistra e Sinistra Critica, oltre al già citato Coppola. Alberto Musy, del Nuovo Polo, come annunciato, non si è presentato. Qualche contributo più creativo è arrivato da alcuni mostri in gommapiuma a tema ambientale e politico, musica dal camioncino della Fiom con tanto di esibizione live. La banda ha suonato la sempreverde Bella ciao, e l'Inno nazionale.

La manifestazione si è conclusa riempiendo Piazza San Carlo, commossa dalle parole di Donata Canta, segretaria della Camera del Lavoro, intervenuta dopo i saluti di Chiamparino. La Canta ha ringraziato Esperienza Italia per aver inserito il Primo Maggio fra i festeggiamenti ufficiali, e il sindaco uscente, il quale “nonostante alcuni disaccordi, ha sempre rifiutato che in questa città venissero tagliati i servizi”. “Lasciateci, col cuore, dedicare questo Primo Maggio ai giovani lavoratori”, ha detto, ricordando anche i tanti giovani disoccupati, soprattutto ad alta scolarità; i più deboli, lasciati indietro dalla politica dei tagli; i 122 milioni di ore di cassa integrazione richieste nell'ultimo anno. 

“La crisi non è finita”, e le misure tampone vanno sempre più strette, secondo la Segretaria, che richiama alla creazione di un nuovo modello di sviluppo, alla tassazione dei grandi patrimoni e delle rendite, alla lotta all'evasione. Questi i rimedi per rimpinguare le casse dello stato – invece dei tagli al welfare e del semplice spostamento della tassazione alle amministrazioni locali. Infine, ha commentato la sentenza Thyssen, augurandosi che delle indagini così meticolose – che hanno portato al riconoscimento della natura del reato, un omicidio colposo, invece di liquidarlo con l'etichetta frettolosa di “morti bianche” - vengano applicate anche altrove, come nel caso dell'amianto. Ha salutato la piazza, soddisfatta che il Primo Maggio sia il giorno in cui “tiri fuori il tuo vestito migliore: per celebrare l'orgoglio e la dignità di essere lavoratore”.

Al termine del comizio della Canta tre bandiere della Cisl, sottratte durante il corteo, sono state bruciate da esponenti dell'area antagonista sul palco di Piazza San Carlo.

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