No Tav: giornata di proteste, tre cortei in Valle di Susa
Tre cortei per protestare contro la costruzione della linea ad alta velocità Torino-Lione. Perino: "I soldi per la Tav sono stati presi da quelli per la sicurezza delle scuole e dell'edilizia carceraria"
Poco prima delle 10.30 è cominciata la giornata di proteste del movimento No Tav in Valle di Susa. Saranno fatti tre cortei, proprio nel giorno degli scontri dell'anniversario degli scontri di Venaus. I concentramenti sono a Chiomonte e Giaglione, da dove i manifestanti si muoveranno verso le reti del cantiere del tunnel geognostico della Maddalena; il terzo è a Susa dove la meta saranno l'autoporto e gli uffici della Sitaf, la società che gestisce l'autostrada Torino-Bardonecchia che ha dato alla società Ltf (Lyon Turin Ferroviarie) alcuni terreni per i cantieri, tra cui proprio quello della Maddalena di Chiomonte.
A Susa sventolano molte bandiere della Fiom oltre a quelle No Tav con il treno crociato. E c'é anche chi ha previsto sconti speciali per i manifestanti: per il momento è un negozio di scarpe che taglia i prezzi del 10% a chiunque si presenti con foulard o bandiere No Tav. Il titolare, Marco Sain, appartiene all'associazione Etinomia alla quale hanno già aderito circa 200 tra imprenditori e commercianti, della Valle di Susa.
A Giaglione si sono radunati un centinaio di manifestanti No Tav che, percorrendo i sentieri di montagna, raggiungeranno l'area del futuro cantiere del Tav e probabilmente la baita Clarea, presidio storico del movimento No Tav, che si trova nella zona chiusa al transito da un'ordinanza del prefetto di Torino. Le forze dell'ordine, lungo il percorso, hanno disseminato delle barriere di protezione chiamate 'betafence'. A Giaglione è previsto l'arrivo del leader del Prc, Paolo Ferrero, e degli avvocati del team legale dei No Tav. (Ansa)
