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Cronaca Piazza Castello

In mille in piazza Castello per Musy: alla ricerca dell'aggressore

I torinesi scendono in strada per chiedere "Verità e giustizia" su Alberto Musy. Una gran folla si è riunita in piazza Castello per la manifestazione organizzata dal Consiglio comnunale di Torino

Un migliaio di persone hanno aderito alla manifestazione che il Consiglio comunale di Torio ha organizzato per Alberto Musy e per invitare a rivolgersi agli inquirenti chiunque abbia notizie utili per fare luce sul ferimento del consigliere. Sei mesi fa circa, il 21 marzo scorso, l'ex candidato sindaco del capoluogo piemontese, attualmente consigliere comunale dell'Udc, ha subito un agguato all'uscita del portone di casa. La manifestazione andata in scena ieri vuole proprio far luce e chiarezza sul perché di un gesto così e sul chi lo ha compiuto.

A sei mesi di distanza è ancora giallo sul "chi" e sul "perché". "Da sei mesi - ha detto il sindaco, Piero Fassino - siamo impegnati nell'angosciosa ricerca delle ragioni di questo terribile attentato e del nome di chi se ne è macchiato. Torino é una città democratica che ha sempre saputo cancellare ogni forma di violenza, di sopruso e di intimidazione, e non può accettare questo sfregio".

In piazza Castello, oltre a sindaco e cittadini, erano presenti molte istituzioni e personaggi politici. Il presidente del Consiglio comunale, Giovanni Maria Ferraris, ha letto un messaggio del Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, che ha definito Alberto Musy, di professione avvocato e docente universitario, "un esempio di cittadino probo e integerrimo al servizio della comunità". Il presidente ha manifestato "la più sincera vicinanza e solidarietà" alla famiglia Musy e al consiglio comunale, e ha auspicato che "chi ha posto in essere questo efferato crimine sia al più presto assicurato alla giustizia".

Provincia e Regione era rappresentate da Saitta e Coppola: "Sappiamo - ha detto Antonio Saitta, presidente della Provincia di Torino - che la magistratura sta facendo l'impossibile: siamo con lei, ma sentiamo anche la necessità di esprimere chiaramente i nostri sentimenti oggi, qui in piazza". "Ricordo Alberto - ha spiegato l'assessore regionale Michele Coppola - non solo a nome delle istituzioni, ma anche come collega che ho conosciuto in campagna elettorale e che ho apprezzato per la disponibilità a comprendere sempre le ragioni degli altri. Non merita quello che gli è successo. Non lo merita la sua famiglia. E non lo merita Torino".

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