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Cronaca Chiomonte

Manifestazione No Tav: in diretta la protesta contro l'alta velocità

Per la Val Susa migliaia di manifestanti faranno sentire il loro dissenso per la Tav. La protesta pacifica avrà una "zona rossa" protetta da centinaia di agenti delle forze dell'ordine a protezione del cantiere di Chiomonte

La notte prima della manifestazione è trascorsa tranquilla in Val di Susa, non ci sono stati allarmi di nessun genere. Una quindicina di aderenti al Movimento No Tav e di amministratori locali della Val Susa hanno trascorso la notte alla baita della Maddalena, simbolo della lotta contro la ferrovia, così come era stato concordato ieri dai leader del Movimento e dai responsabili dell'ordine pubblico. Sempre secondo tale accordo, un'altra decina di esponenti No Tav è nell'area off limits intorno al cantiere, individuata con l'ordinanza del Prefetto di Torino che ha vietato dalla mezzanotte di ieri l'ingresso su strade, sentieri, prati e boschi di una vasta zona intorno al cantiere.

Nella zona off-limits e intorno al cantiere si sono schierati gli agenti delle forze dell'ordine. Dovrebbero essere - da quanto si è saputo - circa 1.700 uomini, con idranti, mezzi blindati ed elicotteri.

ARRESTATO BLACK-BLOC IN MARCIA VERSO CHIOMONTE

LA DIRETTA DALLA VAL SUSA

ore 9.10 Manca ancora circa un'ora e venti all'orario di ritrovo dei manifestanti al campo sportivo di Giaglione. Le notizie da parte dei No Tav che arrivano da Bruere, frazione di Rivoli distante una cinquantina di chilometri da Chiomonte, fanno sapere che le forze dell'ordine, con gli agenti della Digos, stanno fermando tutte le vetture al casello della tangenziale.

ore 9.20 A Giaglione iniziano ad arrivare i primi manifestanti. Al campo sportivo presenti già una cinquantina di persone che hanno issato le bandiere del movimento No Tav su ogni palo. Tra i primi manifestanti ad arrivare ci sono un gruppo dalla Toscana e alcuni francesi che hanno acceso un piccolo fuoco dove vengono cotte le castagne. Al ritrovo dei No Tav non ci sono forze dell'ordine.

ore 9.49 I Carabinieri della Compagnia di Rivoli (Torino) hanno bloccato, nella zona di Rivoli, un'auto con cinque giovani diretti in Val di Susa in possesso di un paracolpi, due passamontagna e sciarpe nere. I cinque giovani - quattro ragazzi e una ragazza - sono stati bloccati e condotti nella caserma di Rivoli per accertamenti.

ore 10.20 Piccoli gruppi di dimostranti No Tav si sono staccati dal concentramento di Giaglione e hanno cominciato, alla spicciolata, a esplorare i sentieri alla ricerca dei blocchi istituiti dalla polizia. Gli agenti hanno telecamere con cui ne filmano i movimenti e un elicottero delle forze dell'ordine sta sorvolando la zona.

ore 10.35 A un banchetto No Tav, al campo sportivo di Giaglione, sono in vendita diversi tipi di tronchesine, con prezzi che vanno dai 15 ai 30 euro. Al momento nessuno le ha comprate. A breve il corteo dovrebbe partire, ormai il campo sportivo si è riempito di manifestanti, che hanno anche attaccato alla ringhiera di un piazzale lo storico striscione "Giù le mani dalla Valsusa".

ore 10.45 I primi perlustratori No Tav hanno raggiunto alla spicciolata lo sbarramento istituito dalla Polizia sul tracciato principale, chiamato sentiero Balcone. Dietro una rete metallica che impedisce il passaggio sono assiepati i Carabinieri. Una volta verificata la situazione, i No Tav sono tornati indietro.

ore 10.50 Chiusa l'autostrada Torino-Bardonecchia in via precauzionale

ore 11.05 Una prima quindicina di No Tav si è portata davanti allo sbarramento istituito dalla polizia sul sentiero a circa un chilometro dall'abitato di Giaglione. Un uomo di 67 anni con la bandiera del movimento ha protestato con i funzionari. "Insieme ad altri 150 No tav ho un pezzo di terreno dall'altra parte e ora mi viene impedito di raggiungere la mia proprietà. Non abbiate timore, noi non vogliamo incidenti. Solo esercitare un diritto". "Io ho le cesoie per tagliare le reti - ha aggiunto - ma non ho maschere antigas e non ho bastoni. Sono a mani nude. E per me non è un reato. L'ordinanza del Prefetto mi toglie un diritto".

ore 11.20 "Il corteo partirà alle 11.30". Ad annunciarlo è direttamente Alberto Perino alle migliaia di manifestanti arrivati a Giaglione. "Il nostro obiettivo (cercare di tagliare le reti del cantiere Tav, ndr) non cambia e se non ci riusciremo questa domenica - ha detto sempre Perino - ci proveremo un'altra. In un anno ci sono 52 domeniche".

ore 11.30 Una ventina di manifestanti si sono portati sotto il primo sbarramento delle forze dell'ordine. "Questa è una manifestazione determinata ma pacifica. Chi ha una pinza taglierà la rete e subito dopo girerà le spalle alle forze dell'ordine per andarsene. Non vogliamo vedere caschi, maschere antigas, corpi contundenti". Così un No Tav ha istruito i dimostranti.

ore 11.32 Il corteo No Tav è partito sulla strada che porta verso Chiomonte. Ad aprirlo lo striscione "Giù le mani dalla Valsusa" tenuto da donne con cesoie in mano, che scandiscono lo slogan "la donna partigiana ce l'ha insegnato, tagliare le reti non è reato". I manifestanti sono alcune migliaia, sopra i quali volteggia un elicottero dei Carabinieri.

IL VIDEO dei primi manifestanti davanti alle reti

ore 12.05 La testa del corteo è entrata nella zona che, secondo l'ordinanza prefettizia del 20 ottobre, è interdetta, sulla strada comunale che da Giaglione porta verso Chiomonte . Lungo il percorso tuttavia non ci sono finora blocchi delle forze dell'ordine che sono invece posizionati più' avanti. La manifestazione finora si sta svolgendo pacificamente e senza alcun incidente.

ore 12.15 Il corteo si sta dividendo per cercare di eludere il blocco sulla strada principale. E' previsto che si percorrano tre sentieri diversi nei boschi.

ore 12.35 I primi numeri: per gli organizzatori del movimento No Tav al corteo partecipano "almeno 20 mila persone": è la stima fatta da un portavoce del Centro sociale Askatasuna di Torino. Secondo i dati della Questura di Toirno, al momento della partenza dal campo sportivo di Giaglione, il corteo era composto da 700 manifestanti, mentre altre 500 persone, per lo più donne e bambini, erano ferme presso lo stesso campo sportivo e la piazza di Giaglione.

ore 12.50 Le donne alla testa del corteo No Tav hanno tagliato la rete e aperto un varco nella recinzione dell'area della Tav in Val Susa e stanno entrando nell'area una alla volta. Intanto una manifestante urla al megafono: "Chi ha le cesoie venga avanti"

IL VIDEO il taglio delle reti

ore 13.35 I manifestanti si stanno avvicinando alla Baita Clarea, ora hanno superato il ponticello. Un cordone di agenti in assetto anti sommossa è a protezione del cantiere.

ore 13.40 Alcune decine di No-Tav sono riusciti, percorrendo impervi sentieri tra i boschi e il fiume Dora, a raggiungere la spianata dove sorge la baita Clarea, la costruzione diventata il simbolo del Movimento. I posti di blocco collocati fra le montagne dalle forze dell'ordine sono stati elusi, ma al fondo c'é un forte presidio delle forze dell'ordine. L'area del futuro cantiere della Tav è a poche centinaia di metri.

ore 14.20 Cotinuano ad arrivare i manifestanti alla baita. Dal movimento No Tav annunciano che tra poco ci sarà un'assemblea per decidere il da farsi

ore 14.25 I tantissimi manifestanti stanno pranzando in attesa di un'assemblea convocata per le 14:30. L'area del cantiere , poco lontana, è presidiata da un primo cordone di forze dell'ordine al di fuori delle reti di recinzione. Dalla baita si notano i mezzi della polizia all'interno del cantiere pochi metri dietro le reti.

ore 14.50 "Nessun atto illegale è stato diretto alle reti di cinta del cantiere" della Tav in Val di Susa: lo sottolinea la Questura di Torino, in una nota, nella quale spiega che la rete tagliata dai manifestanti è quella realizzata su una strada sterrata, a circa due chilometri dal cantiere, per delimitare "un'ampia area di rispetto".

ore 15.10 Alberto Perino sta parlando all'assemblea dei manifestanti: "Credo che possiamo dirci più che soddisfatti. La manifestazione ha raggiunto gli obiettivi". Il leader del movimento No Tav ha concluso dicendo "E' andato tutto bene, chi voleva che finisse male non ci è riuscito". Perino ha poi proposto a tutti di rientrare a Giaglione ("Fra un'ora e mezzo farà buio") e non ha ricevuto obiezioni. La baita continuerà ad essere presidiata da un gruppo di No Tav.

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