rotate-mobile
Cronaca

I piccioni trasmettono malattie, il sindaco: "Vietato dargli da mangiare"

Con un'ordinanza firmata dal primo cittadino di Torino è stato vietato dare da mangiare ai colombi nei dintorni di alcuni punti sensibili della città, come ospedali, case di cure e asili nido

I piccioni potrebbero essere, molto di più rispetto ad un tempo, un vero pericolo per i bambini e per chi ha le difese immunitarie basse. A dirlo sono alcuni controlli effettuati dall'Asl To 1 che hanno evidenziato che i volatili sono affetti da un'infezione batterica. Questa può essere trasmessa all'uomo anche da un semplice contatto involontario con le feci degli animali.

Per questo motivo il Comune di Torino ha deciso di correre ai ripari con la ratifica di un'ordinanza, la numero 5242, che riguarda un'importante modifica al regolamento "Tutela animali" e in particolare le modalità con cui si possono alimentare i colombi. Fino a ieri lo si poteva fare con qualsiasi tipo di cibo, anche se si suggeriva di utilizzare granaglie, purché lo si facesse a non meno di 50 metri da luoghi frequentati da persone a rischio come ospedali, scuole, aree per i giochi dei bambini e così via. L’ordinanza porta questa distanza a 250 metri e prescrive di utilizzare esclusivamente granaglie.

Per le restanti aree della città, è possibile dare ai colombi granaglie idonee al loro nutrimento a patto che ciò non comprometta l’igiene del suolo pubblico e privato. Assolutamente vietato dare loro altri tipi di alimenti, come ad esempio il pane raffermo, perché questo tipo di alimentazione indebolisce i colombi rendendoli meno resistenti allo sviluppo della malattia.

La firma del sindaco Piero Fassino è arrivata a seguito del ritrovamento nelle feci dei colombi del batterio responsabile di una malattia gastroenterica che dai piccioni può essere trasmessa all’uomo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I piccioni trasmettono malattie, il sindaco: "Vietato dargli da mangiare"

TorinoToday è in caricamento