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Cronaca Vallette / Via Maria Adelaide Aglietta

Lavora con maglietta "no Tav", licenziata educatrice delle Vallette

Alla donna vietato l'accesso nella struttura. L'amministrazione penitenziaria: "E' amica degli anarchici". La donna: "Mi negano il lavoro"

Il giorno dopo la sentenza a Erri De Luca, assolto dall'imputazione di istigazione a delinquere per aver sostenuto che "la Tav va sabotata", a Torino un'altra vicenda legata all'Alta Velocità - e alla libertà di manifestazione del pensiero - è pronta a far discutere.

Angela Giordano, educatrice a contratto nel carcere delle Vallette di Torino, ha perso il lavoro per colpa di una maglietta "no Tav", che sarebbe stata indossata dalla donna in servizio, alla fine dell'estate mentre faceva terapia con i suoi pazienti.

Dal 17 settembre, alla Giordano non è stato possibile entrare nella struttura carceraria per una "sospensione temporanea del permesso di accesso". Un provvedimento temporaneo che, dal 30 settembre, è diventato definitivo. Niente più occupazione presso l'associazione "Morgana", quindi, con la quale la donna aveva una collaborazione all'interno del penitenziario attraverso un contratto a partita Iva da 40 ore alla settimana, che le permetteva di assistere i tossicodipendenti del carcere in percorsi riabilitativi.

Secondo il direttore della struttura, Domenico Minervini, la donna si sarebbe anche "intrattenuta scambiando baci e abbracci con simpatizzanti dell’area anarco-insurrezionalista". E, inoltre, sul suo profilo facebook sarebbero state pubblicate "numerose fotografie di anarchici recentemente arrestati", si legge nelle motivazioni ufficiali. 

La donna, che attraverso il proprio avvocato chiederà la revoca del licenziamento, non si aspettava di essere licenziata. "Sono sempre stata corretta - ha commentato la Giordano -. Mi negano il lavoro".

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