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Cronaca

Dietro il tira e molla Fassino-Renzi sono in gioco posti di lavoro, strade e scuole

Pochi i soldi per amministrare eppure, in una delle prime delibere della ex-Provincia di Torino a guida Avetta, sono stati destinati 140mila euro per sette collaboratori, poi 32mila euro per un’associazione che sviluppa progetti in Mozambico e poi a fine 2014 la Provincia sfora il patto di stabilità per appaltare lavori di messa in sicurezza in Val Pellice e val Germanasca.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

E' iniziato lo scarica barile interno al PD... e come al solito saranno i Comuni e i cittadini a rimetterci. Ieri durante la conferenza stampa sul D.E.F. il Presidente del Consiglio ha parlato della violazione del patto di stabilità del 2014 della ex Provincia di Torino. Il Presidente del Consiglio ha detto che il problema di Torino è che "deve scontare di aver violato il patto stabilità interno" e continua "Ci dicono di eliminare le conseguenze dello sforamento del patto, ma se lo facciamo con che credibilità andiamo da chi il patto lo ha rispettato?". In gioco non c'è solo la proroga del contratto di lavoro dei Precari della ex-Provincia ma anche un taglio del 30% dei trasferimenti che la Città Metropolitana riceve dallo Stato e in più non potremmo contrarre mutui né per rifare le strade e né per mantenere sicure le scuole! In altre parole in gioco c'è la manutenzione dei 3000 chilometri di strade e dei 160 edifici scolastici che ospitano circa 90.000 studenti della Città Metropolitana. Un disastro su tutti i fronti che potrebbe portare l'ente a non poter redigere il bilancio e il piano strategico.

Chi ha deciso di sforare il patto di stabilità nel 2014? Dal comunicato stampa della Provincia di Torino del 16 ottobre le responsabilità sono chiare: " 'Oggi ci assumiamo la responsabilità di far partire gli appalti per le opere indifferibili'. Il vicepresidente della Provincia di Torino Alberto Avetta ha condiviso con il sindaco metropolitano Piero Fassino e poi questa mattina con i colleghi di Giunta la scelta". Pochi i soldi da amministrare eppure, in una delle prime delibere Provinciali a guida Avetta, sono stati destinati 140mila euro per sette collaboratori, poi 32mila euro per un'associazione che sviluppa progetti in Mozambico e poi a fine 2014 la Provincia sfora il patto di stabilità per appaltare lavori di messa in sicurezza in Val Pellice e val Germanasca. Le conseguenze stanno per ricadere sui cittadini ed è giunto il momento in cui siano finalmente gli amministratori pubblici a pagare per le proprie scelte.

La Città Metropolitana di Torino ha deciso di risparmiare colpendo i più deboli. Si tagliano i buoni pasto dei dipendenti a partire dal mese di aprile invece che tagliare su altre voci (società partecipate, TAV, EXPO2015, benefit e premi dirigenziali, ecc...). Che dire poi del blocco della mobilità esterna a favore dello sblocco della mobilità interna ad personam, in violazione del regolamento di Mobilità sottoscritto con le parti sociali? Proprio così, lo scarica barile tra PD e PD è iniziato... ma questa volta a pagare non saranno i cittadini ma chi questo disastro l'ha creato: i partiti!

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