Forse credeva che quella frase sarebbe rimasta lì e non che sarebbe stata resa di dominio pubblico poco dopo in una conferenza stampa. "Io non faccio servizio alle carrozzine", a dirlo è stato un tassista torinese davanti al Municipio di piazza Palazzo di Città: lo ha detto a Luca Pancalli, presidente del comitato italiano paralimpico che martedì ha partecipato alla Giunta del Coni svoltasi per la prima volta nella storia nel capoluogo piemontese. Una frase che ha lasciato allibiti Pancalli, che si può spostare solo in carrozzina, e le sue assistenti. Inutile il diverbio nato nei minuti seguenti, il tassista si è chiuso nella sua vettura ignorando completamente ciò che gli veniva detto, in particolare dalla presidente del comitato paralimpico piemontese Silvia Bruno lì presente.

Proprio la numero uno piemontese ha raccontato l'accaduto durante la presentazione di "Sport e Benessere in Movimento", un evento che si svolgerà a Torino il 25 e 26 settembre prossimi. "Due giorni - ha detto Silvia Bruno - che saranno completamente accessibili ai portatori di handicap, al contrario del taxi davanti a Palazzo Civico che si è invece rifiutato". A detta di Bruno la vicenda è nata e finita lì grazie anche a Luca Pancalli che ha voluto evitare di segnalare ulteriormente la cosa.

Facendo più luce sulla vicenda, il comportamento del tassista non è solo moralmente deprecabile, ma va anche contro il regolamento stesso dei tassisti. L'articolo 35 parla infatti del trasporto di soggetti portatori di handicap e al primo comma dice chiaramente che "il servizio taxi è accessibile a tutti i soggetti portatori di handicap" e che "la causa dell'handicap non può costituire motivo di rifiuto alla prestazione".