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Cronaca Borgaro Torinese

Doppia linea 69, una per i rom: la parola passa ai controllori di Gtt

Per capire meglio la situazione della linea 69 abbiamo interpellato due sindacalisti dipendenti di Gtt, di cui uno è un controllore a cui è capitato spesso di lavorare sulla linea messa sotto accusa

Ormai il polverone è stato sollevato e nascondere tutto sotto il tappeto non è più cosa facile da fare. La proposta del doppio bus della linea 69, una delle quali sarebbe riservata ai soli rom, ha scatenato mille polemiche e voci che si sono rincorse negli alti piani dei palazzi amministrativi e dei trasporti pubblici. Tutti hanno detto la loro, ma non ancora chi quella linea la fa tutti i giorni, cioè gli assistenti alla clientela, i così detti controllori.

La proposta del Gruppo Torinese Trasporti è di mettere una squadra fissa sulla linea del 69, senza predisporre bus ad hoc per i rom. Una soluzione che però non risolverebbe il problema, visto che “squadra fissa” non vuole dire che su ogni pullman ci sarebbero i controllori, ma che questi controllerebbero la linea passando da un 69 all’altro durante l’arco della giornata.

Per capire meglio la situazione della linea 69 abbiamo interpellato due sindacalisti dipendenti di Gtt, Salvatore Russo dell’Ugl e Damiano De Padova dell’Rsu. Quest’ultimo in particolare è un controllore a cui è capitato spesso di lavorare sulla linea messa sotto accusa.

Com’è la situazione sul tanto discusso bus 69?
Quella del 69 è una situazione comprensibilmente insostenibile per chi deve quotidianamente sopportarla. Allo stesso però modo anche in città ci sono linee difficili come il 46, il 49, il 18, piuttosto che il 51. Personalmente (parla Damiano De Padova, ndr) ho effettuato un intero turno sul 69 poche settimane fa e sono rimasto esterrefatto di una cosa. Per tutto il turno fatto con un collega c’è stata la scorta di un’auto del Gruppo Nomadi della Polizia municipale.

Come giudicate la proposta choc del sindaco di Borsaro del doppio pullman?
Non pensiamo sia una soluzione, ma diamo per scontato che sia solo una provocazione per sollevare il problema.

Può essere invece una soluzione quella che ci ha detto Gtt, cioè di mettere una squadra fissa sulla linea?
Leggendo della squadra fissa di assistenti alla clientela ci è tornato in mente il fallimento della linea 4. In quel caso, con i controllori sempre a bordo, erano solo i ragazzini a prendere i verbali. Per il resto c’erano fuggi fuggi alla nostra vista o, peggio, furbetti pronti a sbeffeggiarci fornendo dati falsi o aggredendoci.

Cosa si potrebbe fare allora?
Innanzitutto si deve ripristinare la legalità. Se il problema riguarda l’ordine pubblico è da lì che si deve partire facendo intervenire chi di dovere e quindi le forze dell’ordine. Controllando i biglietti più assiduamente non si risolve il problema. E’ questo che devono tenere in considerazione coloro che sono chiamati a decidere su una possibile soluzione al problema. La classica soluzione propagandistica, ed economicamente insostenibile per un periodo lungo come quella della Polizia con i cani in supporto dei controllori, non serve. Quelle finiscono nel giro di poco nel dimenticatoio, fino a quando non ritorna prepotentemente attuale quando se ne occupano i giornali.

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