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Cronaca Collegno

Licenziamenti Agrati confermati: trascurata protesta dei bambini

Il video "Non licenziate i nostri papà" non basta per fermare la decisione dell'Agrati di chiudere lo stabilimento di Collegno. Per gli 82 dipendenti si profila il licenziamento entro aprile

Non sono bastati i disegni fatti dai bambini, il video "Non licenziate i nostri papà" che ha fatto il giro del web: la Agrati di Collegno ha deciso di chiudere i battenti davvero, costi quel che costi, lasciando a casa ben 82 dipendenti. Ad annunciarlo, l'azienda stessa a seguito di un incontro con i sindacati dell'Unione Industriale di Torino: la chiusura ufficiale è prevista per il mese di aprile.

Una scelta "criminale", come ha riferito Marinella Baltera della Fiom-Cgil, perchè non basta che l'azienda abbia proposto dei percorsi condivisi, con incentivi ed una degna cassa integrazione per i dipendenti. Perchè lo stabilimento di viti e di bulloni di Collegno funziona e la crisi l'ha a malapena sentita. Mai chiesto un giorno di cassa integrazione, bilanci tutti positivi e parte di un gruppo societario produttivo. In un momento dove centinaia di aziende falliscono, chiudere lo stabilimento di Collegno sembra una follia.

"E' una vicenda inconcepibile- afferma il segretario provinciale della Fiom Federico Bellono - Occorre che i lavoratori non vengano lasciati soli, ma che ci sia una forte iniziativa anche da parte della politica e delle istituzioni". E proprio i lavoratori che da giorni stanno presidiando i cancelli dello stabilimento con striscioni di protesta, promettono di non farsi da parte e sono pronti a continuare la loro lotta.

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