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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Aurora / Via F. Cigna

Occupazioni a raffica nel borgo Aurora. La circoscrizione Sette scrive al sindaco

Il presidente Durante ha chiesto al Comune di Torino e alla prefettura di occuparsi dello scottante caso delle palazzine occupate da anarchici e disperati. “Quello che sta succedendo è inaccettabile"

QUARTIERE AURORA - Ladri e senzatetto ancora di casa nelle palazzine abbandonate. Siano esse delle istituzioni o dei privati. E così l’ennesima intrusione all’interno dei vecchi locali del’Astanteria Martini di largo Cigna ha dato il via ad un nuovo fiume di polemiche.

Gli ultimi due blitz all’interno dell’ex ospedale Einaudi, registrati nei primi tre mesi del 2013, non sono piaciuti alla circoscrizione Sette che ha deciso di prendere in mano carta e penna per scrivere una lettera al sindaco di Torino Fassino. La richiesta ancora una volta è quella di intervenire e di liberare gli immobili, oggi residenze gratuite per chi non ha più un tetto sopra la testa Un problema che tocca soprattutto borgo Dora e borgo Aurora.

A cominciare proprio dal caso dell’Astanteria che puntualmente viene presa d’assalto dai ladri, quando si tratta di scovare rame o oggetti abbandonati, o da senzatetto in cerca di un tetto per la notte. “Da mesi assistiamo impotenti a continui via vai di disperati tra le mura di quel palazzo – spiega il presidente della circoscrizione Sette Emanuele Durante -. Sinceramente non sappiamo più cosa fare. Abbiamo sollecitato più volte l’ex assessore Monferino eppure la situazione non è cambiata di una virgola. Ora attendiamo la nuova giunta e poi vedremo come muoverci”. 

Lettera per le occupazioni largo Cigna

Nella lettera viene richiesto un intervento della prefettura anche per gli stabili occupati abusivamente dagli anarchici. Primo fra tutti l’ex magazzino di via Modena finito in mano a famiglie nomadi. Ma non vanno dimenticati i due stabili di via Foggia compresa l’ex fabbrica Aspira, destinata a progetti di recupero che sarebbero dovuti iniziare già l'anno scorso. 

Ma ancora una volta i piani dei privati si sono incrociati con quelli dei centri sociali. Nell’elenco figurano ancora una palazzina in via Mantova, una in via Lanino e una in via Biella. “Quello che sta succedendo è inaccettabile – dichiara il coordinatore all’Ambiente della Sette Michele Pastore -. E’ pericoloso tollerare queste occupazioni. Per questo chiediamo alla Città provvedimenti”.

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