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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

"Troppi agenti negli uffici e pochi in carcere", la lettera di protesta dell'Osapp

"Gravissime disfunzioni da accertare"

"Troppi agenti negli uffici, pochi nelle carceri". La protesta arriva dall'Osapp, sindacato di polizia penitenziaria, il cui vicesegretario generale, Gerardo Romano, ha scritto una lettera al provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria e ai vertici del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria.

"Abbiamo oggi appreso, informalmente, dell’emanazione di un ordine di servizio e che non ci è stato ancora trasmesso, che dispone una sorta di organizzazione-distribuzione del lavoro con personale di polizia penitenziaria non stabilizzato e altro personale di polizia penitenziaria ancora distaccato, parrebbe in compiti non istituzionali come la contabilità, e quindi, ammassato in ogni dove, al contrario di alcuni istituti penitenziari del distretto come ad esempio Asti, Ivrea, Torino, Saluzzo, Genova, Imperia, Sanremo dove il personale è gravemente carente. Si pensi che la sede distaccata del Prap (il provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria) di Genova parrebbe annoverare ad oggi ben 17 presenze tra commissari, ispettori, sovrintendenti e agenti e assistenti".

Nella lettera, Romano dichiara che nell'Osapp sono "davvero indignati e sconcertati di questo agire (che parrebbe completamente fuori da qualsiasi regola) che sembra essere un cattivo esempio per tutti gli istituti del distretto del Piemonte Liguria e Valle d’Aosta perché dimostra, senza ombra di dubbio, come il provveditorato sia drammaticamente distante dai gravissimi e seri problemi che da tempo attanagliano il personale di polizia penitenziaria che quotidianamente, è a contatto con la popolazione detenuta sempre più in crescendo, vessato tra aggressioni, insulti, sputi, puzza di fogne rotte e liquami sotterranei, topi, blatte, posti di servizio insalubri, senza vestiario, accasermato in strutture fatiscenti, costretto a viaggiare su mezzi roventi senza aria condizionata e a consumare pasti in mense obbligatorie di servizio sempre più carenti ed altro ancora".

Sempre secondo l'Osapp, "si poteva tranquillamente fare a meno di queste decisioni anche perché, ciò sembra dimostrare l’assenza di rispetto per tutto il personale di polizia penitenziaria che trova serie e gravi difficoltà per la fruizione dei primari diritti soggettivi, con carichi di lavoro mai registrati prima d’ora, mentre al Prap del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, per quanto consti, il 25 luglio… (sic !), hanno
ammassato personale di polizia penitenziaria, in spregio a qualsiasi regola. Sembra che non bastino le sedie per tutti: con la presente, provocatoriamente, cogliamo l’occasione e lanciamo una raccolta fondi per l’acquisto di sedie da donare al Prap. Battute veritiere a parte, chiediamo, al signor capo del Dap, Francesco Basentini, di accertare con cortese urgenza, le gravissime disfunzioni in atto, al provveditorato regionale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e disporre per l'immediato rientro di tutti coloro i quali non hanno titolo".

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