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Cronaca

Affitti impossibili per i negozi torinesi, l'Ascom scrive a Fassino

Maria Luisa Coppa ha scritto una lettera al sindaco di Torino per riuscire a risolvere uno dei problemi che stanno lasciando senza lavoro moltissimi commercianti

Nelle scorse settimane si era già parlato di affitti di locali commerciali a cifre altissime che stanno causando, soprattutto intorno a via Roma a Torino, tante chiusure di locali storici, per lasciare spazio a chi, come le grandi compagnie (Zara, H&M, Viamaestra, ecc), possono permettersi anche 30 mila euro al mese per l'ubicazione. A Torino i negozi sono "falcidiati da affitti killer e anche il Comune specula al pari del privato": non usa mezzi termini la presidente dell'Ascom Maria Luisa Coppa che ha scritto al sindaco Piero Fassino per questo delicato problema. Una lettera di denuncia che chiede soluzione. Partendo dalla crisi dei consumi che anche a Torino sta mettendo a dura prova il mondo del commercio (con cifre che per il settore parlano, relativamente al 2010, di 26 mila occupati in meno in Piemonte e di 18 mila nella sola provincia di Torino).

Proprio il "costante e crescente incremento degli affitti dei locali commerciali, ormai a livelli difficilmente sostenibili dalle piccole e medie attività" è uno dei problemi evidenziati nella lettera dell'Ascom. Nella logica "speculativa di breve periodo, portata avanti dal mercato immobiliare privato" rientra anche il Comune che si serve dello strumento dell'asta pubblica per i locali commerciali di sua proprietà. L'Ascom sollecita, dunque, il sindaco Fassino affinché il Comune "ricerchi una soluzione che contemperi da un lato un equo livello di mercato dei canoni, ma al tempo stesso scongiuri, per gli attuali conduttori dei locali in oggetto, di diventare vittime di fenomeni prettamente speculativi e di vedersi compromesse le stesse loro capacità di sopravvivenza".

(ANSA)

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